Il caso doposcuola, che a Udine ha visto l’avvio ritardato del servizio negli istituti Toppo Wasserman-Pascoli, Garzoni, Montessori, Girardini, Negri, Alberti, Pellico e Rodari per un problema tecnico legato al nuovo bando di gara indetto dall’amministrazione Fontanini, approda in Consiglio comunale.
Venerdì 27 settembre alle 17, infatti, la minoranza presenterà un’interrogazione – sottoscritta da Federico Pirone (Progetto Innovare), Alessandro Venanzi (PD), Lorenzo Patti (Siamo Udine con Martines), Domenico Liano (M5S) ed Enrico Bertossi (Prima Udine) – nella quale si chiedono al Sindaco e alla Giunta chiarimenti sui vari disagi che hanno interessato 365 bambini e le loro famiglie. All’appuntamento, grazie al tam tam sui social, intendono partecipare anche i genitori e i loro rappresentanti scolastici per ‘mandare un segnale forte’ al Comune.
Sono diversi i temi politici sollevati dai consiglieri di minoranza e sui quali si chiedono delucidazioni. Si va dalla scelta di nuovi criteri per l’assegnazione dei servizi di pre e post-accoglienza, doposcuola e mensa, “che rischiano di escludere la qualità dell’offerta” al fatto che “è trascorso un mese e mezzo dal momento in cui si sono rilevati i problemi di natura tecnica che hanno portato all’esclusione di uno dei tre partecipanti alla gara, arrivando così a ridosso dell’avvio dell’anno scolastico”.
Si chiede, infine, “se l’amministrazione comunale intenda praticare una forma di risarcimento nei confronti delle famiglie coinvolte, in termini di sconti, a riparazione del danno subito”.
L’assessore comunale all’Istruzione, Elisa Asia Battaglia, però, non ci sta. “Capisco le mamme e i papà – dice l’assessore -, ma devono parlare con cognizione di causa. All’incontro di presentazione, martedì 24 settembre, è stato ribadito che i servizi di pre e post accoglienza e doposcuola sarebbero partiti mercoledì 25, con sei giorni di ritardo effettivo. Non accetto che ci accusino di un ritardo di 10 giorni. Non è possibile al momento, dato che la gara è ancora aperta, garantire la continuità del servizio da parte degli operatori. Faremo il possibile, però, perché la cooperativa vincitrice dell’appalto mantenga lo stesso personale”.
Tutto è cominciato a causa di un problema tecnico in sede di gara d’appalto. “Una busta telematica – continua l’assessore – non si è aperta ed è dovuta intervenire Insiel, che non ha risposto immediatamente. Due lotti sono stati affidati alla stessa cooperativa, che non poteva aggiudicarsi anche il terzo. Quindi, è stata individuata una seconda cooperativa, il cui prezzo, però, non è risultato congruo neanche alla Legacoop. Aspettiamo ulteriori chiarimenti da parte di questo ente. Potrebbe succedere che non dia risposta o che questa non sia soddisfacente, oppure potrebbe rivelarsi adeguata. Al momento, quindi, la gara non è ancora chiusa. Mi sento di garantire, però -, conclude Battaglia – che il 2 ottobre la questione sarà risolta. Intanto i bambini sono affidati a piccole cooperative di Udine”.