“Evitare che il Comune di Udine venga inserito tra i comuni della minoranza slovena previsti dalla legge di tutela 38/2001, anche perché non mi pare che la presenza degli sloveni sia così ingente nel capoluogo friulano”. Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli che rivolge un appello in tal senso a quella che sarà la amministrazione comunale.
“Lo scorso mese di novembre – rileva Novelli – il sindaco Honsell ha incontrato alcuni esponenti della minoranza slovena che hanno spiegato al primo cittadino che, visto che a Udine (secondo loro) vive un certo numero di sloveni e che l’uso della lingua slovena sta diventando sempre più diffuso, il Comune meriterebbe di essere incluso tra quelli dove si esercita la protezione per gli Sloveni. Dal canto suo il sindaco Honsell non si era detto contrario alla proposta, ma, essendo alla fine del mandato, ha demandato il tutto alla prossima amministrazione comunale”.
“Tutto si può dire, ma affermare che a Udine l’uso dello sloveno sia sempre più diffuso è una forzatura inaccettabile. Forse, però, alla minoranza slovena basta che ci siano una decina di persone che parlino sloveno per chiedere di includere il Comune nella legge 38. Inclusione che significa, lo ricordo, istituzione di sportelli bilingui, cartelli bilingui, carte d’identità bilingui, possibili sedute del Consiglio Comunale con traduttori, ecc.”.
“Dopo le forzature che sono state fatte nei Comuni delle Valli del Natisone ed a Cividale, dove gli slavofoni parlano una lingua diversa dallo sloveno, ma vengono considerati minoranza nazionale slovena, auspico – conclude Novelli – che la prossima amministrazione comunale di Udine non abbia intenzione di procedere in questo senso”.