Nei giorni scorsi abbiamo appreso che il Sindaco Fontanini è intenzionato a sfruttare l’opportunità di nominare l’undicesimo Assessore della sua Giunta. La possibilità, introdotta dalla maggioranza Fedriga con la L.R. 20/2018, è però condizionata al sussistere di “particolari esigenze di governo locale, anche di natura transitoria”, e non prevede il superamento delle quote obbligatorie di genere previste per le Giunte comunali: “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico. Nel calcolo degli assessori va incluso anche il Sindaco, a garanzia della rappresentanza di genere.”
“Il prossimo Assessore dovrà quindi essere una donna – commenta Massimo Ceccon, coordinatore di Progetto Innovare – visto che ad oggi sono solo 4 sugli 11 componenti della Giunta Fontanini. Ci si chiede come verrà giustificata l’esigenza di un ulteriore componente a fronte dei numerosi Assessori part-time, che potrebbero invece essere richiamati a svolgere il loro compito a tempo pieno. Comunque, visto che dovranno decurtarsi lo stipendio per far consentire la nomina di questa nuova collega, evidentemente a tutti va bene così”.
La Legge Regionale, infatti, ha previsto che l’eventuale 11° Assessore non pesi ulteriormente sulle casse comunali rispetto al costo della Giunta preesistente, bensì comporti una proporzionale diminuzione dell’indennità degli attuali componenti per mantenere il costo finale invariato.
“Chiediamo però a Fontanini – prosegue Ceccon – di dimostrare con i fatti di aver compreso realmente qual è l’unica vera esigenza straordinaria alla quale questa nostra epoca ci chiama a far fronte, cioè quella climatica. È evidente, infatti, dopo il primo anno di mandato, che l’ambiente, la mobilità sostenibile, l’economia circolare sono i grandi assenti delle politiche di quest’amministrazione, quindi questa potrebbe anche essere l’opportunità per affidare queste tematiche a qualcuno che ci creda. Ad esempio scegliendo per questo ruolo una delle referenti di Fridays For Future Udine. Queste ragazze (così come i loro colleghi maschi, s’intende) hanno dimostrato una capacità d’analisi e una determinazione nel cambiare la disastrosa realtà che hanno ereditato, che può e deve trovare spazio nelle istituzioni, adesso”.
Ceccon precisa di non far parte del gruppo delle ragazze e dei ragazzi di FFF, i quali hanno da sempre rivendicato una trasversalità e una non affiliazione politica, bensì di “guardare con rispetto e riconoscenza alla battaglia che conducono per tutti noi. Ora, al di là delle – talvolta umilianti – pacche sulle spalle elargite dall’attuale maggioranza cittadina, c’è la possibilità di riconoscere un ruolo attivo e fattivo a questo movimento. Fontanini sacrifichi gli appetiti politici dei suoi partiti per una finalità più grande!”.