“Oggi celebriamo con orgoglio l’italianità senza per questo rinunciare alle altre nostre appartenenze, in una regione felicemente plurale come il Friuli Venezia Giulia”. E’ questo il messaggio di Piero Mauro Zanin nel giorno che ricorda l’Unità d’Italia, proclamata a Torino il 17 marzo del 1861. “Festeggiamo la nostra identità nazionale – ha ribadito il presidente del Consiglio regionale Fvg – non soltanto per un dovere di memoria e gratitudine verso gli uomini del Risorgimento, ma anche per riconoscerci tutti nei valori fondanti della Repubblica. Tra i quali c’è anche il rispetto e la valorizzazione di tutte le altre identità, che proprio qui in Friuli Venezia Giulia costituiscono una grande ricchezza e sono alla base della nostra autonomia”.
Il presidente fa riferimento alle due comunità numericamente prevalenti, quella friulana e quella giuliana, ma anche all’importante componente slovena e ai cittadini di lingua tedesca, e ricorda come con il passare degli anni le leggi di tutela abbiano giustamente valorizzato le peculiarità linguistiche e culturali di ogni territorio, favorendo il rispetto delle diversità e la pacifica convivenza. “E su questa strada – continua Zanin – dobbiamo proseguire”.
Nel frattempo, al di fuori dei confini nazionali, prosegue il faticoso cammino di costruzione dell’Europa “la cui struttura di governo in passato è risultata distante dai cittadini ma adesso, di fronte alla crisi legata alla pandemia, ha operato finalmente scelte solidali”. “C’è ancora molto da fare in questa direzione – ha sottolineato infine il presidente Zanin – ma l’esperienza della nostra regione di confine, che da tempo ha avviato importanti rapporti di collaborazione con Slovenia, Croazia e Carinzia, può rivelarsi preziosa per costruire un’Europa dei popoli, attenta ai bisogni degli Stati ma anche di tutte le comunità locali”.
“Riscoprire il nostro essere comunità, uniti nelle diversità da Nord a Sud, è una necessità quanto mai stringente per affrontare la drammatica situazione di emergenza, contraddistinta da grandi incertezze e sofferenze, causata dalla pandemia da Covid-19”. Lo dichiara il Gruppo della Lega in Consiglio regionale, che in una nota ricorda il 160° anniversario dell’Unità d’Italia.
“Stiamo affrontando un’emergenza sanitaria senza precedenti – si legge nel comunicato -, con pesantissime ripercussioni anche di natura economica, finanziaria e sociale. Dunque, ricordare oggi l’Unità nazionale significa mantenere vivi quei valori di solidarietà, di fratellanza e di spirito di sacrificio che serviranno per costruire l’Italia del domani”.
“Oggi, nel celebrare il 160º anniversario dell’Unità d’Italia, ricordiamo la necessità di rinnovare lo spirito di coesione necessario in un momento di estrema difficoltà, caratterizzato da timori e disorientamento. Uno spirito che a volte è mancato, ma che riteniamo vada ricercato oltre le singole posizioni”, afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti. “I valori fondanti della nostra comunità nazionale – rimarca Moretti in una nota – ci hanno guidato nei tempi passati e a loro oggi dobbiamo nuovamente richiamarci per dare futuro all’Italia e alla sua gente, da Nord a Sud, in ogni angolo del Paese”.
“La solidarietà, la coesione sociale, ma anche la tutela delle specificità dei territori che compongono il nostro Paese, sono i valori fondanti del nostro agire civico, valori a cui attenersi per poter superare un’epoca di straordinaria difficoltà come quella che stiamo attraversando e per dare un contributo fattivo alla crescita equa e sostenibile della nostra Regione, dell’Italia e dell’intera Eurozona”. Lo dichiara Emanuele Zanon, consigliere regionale di Regione Futura, in una nota in cui si celebra il 160º anniversario dell’Unità d’Italia in occasione, oggi, della “Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”.
“È nella valorizzazione della differenza e delle peculiarità che possiamo trovare l’invenzione necessaria a introdurre nuove soluzioni e possibilità di crescita, invenzione che da sempre contraddistingue il nostro Paese”, conclude Zanon.