Domenica 25 settembre urne aperte, dalle 7 alle 23, per l’elezione dei componenti della Camera e del Senato. In Fvg sono 936.273 i cittadini chiamati al voto – 452.720 uomini e 483.553 donne – per eleggere 12 parlamentari, otto deputati e quattro senatori.
Alle 19, l’affluenza in Fvg si attesta al 56,25%, in calo rispetto al 62,44% del 2018. Nel dettaglio, nell’ex provincia di Gorizia ha votato il 57,2%, nel Friuli Occidentale il 58,25%, a Trieste il 52,03% e nell’ex provincia di Udine il 56,71%. Il dato nazionale alle 19 (non ancora completo) si attesta al 51,04%, a fronte del 58,42% del 2018.
Alle 12, l’affluenza in regione è al 21,68%. Nel dettaglio, nell’ex provincia di Gorizia ha votato il 22,02%, nel Friuli Occidentale il 23,25%, a Trieste il 17,89% e nell’ex provincia di Udine il 22,31%. Numeri in generale flessione rispetto alle politiche 2018, quando in Fvg aveva votato il 22,57%; unico territorio in controtendenza quello di Pordenone, che è in crescita rispetto al 22,41% delle ultime elezioni nazionali. A livello nazionale il dato si attesta al 19,21%.
A sperare in un ‘posto al sole’ saranno 133 candidati in Friuli Venezia Giulia rappresentanti di 16 partiti in lizza. Per la prima volta anche i 18enni potranno esprimere la loro preferenza per il Senato.
Le sezioni in totale sono 1.364 nei 215 comuni. Nel dettaglio, secondo i dati del Ministero dell’Interno, gli elettori residenti nell’ex provincia di Gorizia sono 105.872 (51.202 uomini e 54.670 donne). Nell’ex provincia di Udine risiedono, invece, 414.568 elettori (201.194 uomini, 213.374 donne), a Trieste 180.052 (85.066 uomini, 94.986 donne) e nel Friuli Occidentale 235.781 (115.258 uomini, 120.523 donne).
COME SI VOTA. Saranno consegnate due schede: una rosa per la Camera, una gialla per il Senato. I modelli delle due schede sono identici: recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione a esso collegate. Accanto al contrassegno delle singole liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Il voto si esprime tracciando un segno nello spazio contenente il contrassegno della lista prescelta e, in tale caso, è espresso sia per lista sia per il candidato uninominale a essa collegato. Se è tracciato un segno sul nome del candidato uninominale il voto è espresso anche per la lista a esso collegata e, nel caso di più liste collegate, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio. Non è previsto il voto disgiunto.
L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.
Massima attenzione a non sovrapporre le schede una sull’altra al momento dell’espressione del voto, per evitare che il segno di voto tracciato su una scheda sia visibile anche su quella sottostante.
Ricordiamo che, per votare, bisogna presentarsi al proprio seggio con un documento d’identità (carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, anche se scaduto, rilasciato dalla pubblica amministrazione; tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare; tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia) e la tessera elettorale.
QUI E’ POSSIBILE CONSULTARE TUTTI I CANDIDATI, PER OGNI COLLEGIO.
Alla chiusura dei seggi, si procederà prima all’accertamento del numero dei votanti per ciascuna consultazione e, subito dopo, allo scrutinio delle schede del Senato. A seguire, quello delle schede per l’elezione della Camera.