Risultati a tutto campo dalla missione a Roma del sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint che ha avuto come referenti il sottosegretario all’ambiente Vannia Gava, l’Ad di Fincantieri Giuseppe Bono, l’ammiraglio Aurelio Caligiore, ma anche l’armatore Grimaldi.
Al centro del tavolo i temi dell’escavo del porto, di lavoro nei cantieri e di sviluppo dei traffici. “Il pieno riconoscimento del Comune come interlocutore istituzionale delle questioni che riguardano il nostro territorio – rileva il sindaco Cisint – ci consente di far valere le nostre istanze e dare una svolta a nodi che sono fermi da anni con grave pregiudizio della città. È il caso dell’escavo di Portorosega, ai cui fini sono disponibili 22 milioni di euro, rimasti bloccati nell’ambito di un iter più volte avviato e sospeso per obiezioni sui possibili rischi legati alla natura dei depositi del fondo marino e del parere negativo del Provveditorato alle opere pubbliche sull’intervento al Lisert”.
“Con il sottosegretario Gava, che ha le delega specifica dell’economia circolare, abbiamo affrontato il tema delle modifiche e della semplificazione della normativa in materia di escavo che potrebbero essere introdotte già entro l’estate. A sua volta con l’Ad Bono e l’ammiraglio Caligione, responsabile del reparto ambientale di tutte la Capitanerie abbiamo valutato la possibilità d’impiego di una nuova draga per l’escavazione dei fondali che potrebbe dare un contributo decisivo per realizzare l’intervento”.
L’attrezzatura rientra ne piano di diversificazione produttiva che Fincantieri sta portando avanti e consente un trattamento diretto dei fanghi, per il cui specifico impiego si è in attesa della relativa autorizzazione. L’Ad Bono ha illustrato le caratteristiche e ha invitato il sindaco Cisint a partecipare al momento in cui saranno verificati i risultati dell’intervento con questo impianto in corso nella laguna di Venezia.
Con l’amministratore delegato di Fincantieri sono stati affrontati gli aspetti connessi alla ripresa produttiva e del mercato delle navi da crociera, e quelli legati al rapporto con l’Amministrazione comunale. “Con Fincantieri e il suo amministratore delegato – rileva il sindaco Cisint – la collaborazione è andata consolidandosi e possiamo dire che oggi c’è un rapporto assolutamente diverso dal passato fra la città e l’azienda, che tiene conto delle ricadute che la produzione ha sul territorio. Poiché la città non può che avere l’orgoglio del fatto che produce le navi più belle del mondo, ho chiesto che tale orgoglio riguardi anche il lavoro, così come a suo tempo c’era con le maestranze e i tecnici locali impiegati nello stabilimento. E su questo abbiamo concordato un percorso che può rappresentare una svolta decisiva nel modello di organizzazione del lavoro, degli appalti e dell’indotto. L’Ad Bono ha convenuto che con Confindustria il Comune lavori a un progetto di reti d’impresa e che ciò avvenga con i diversi settori legati al fabbisogno del cantiere”.
Sulla base di questa decisione, partirà, dunque, un censimento di tutte le imprese operanti a livello locale e regionale nei diversi comparti per creare con queste un sistema appunto di “reti di impresa” che diventeranno fornitori del cantiere navale. Un modello che già esiste nel campo degli arredi navali, attraverso l’Anpa, e che sarà esteso anche agli altri ambiti di forniture del cantiere. Detto fatto: con lo stile del sindaco, già ieri pomeriggio Cisint ha attivato Confindustria e l’assessore Garritani per dar corso a questo modello, che può costituire il cambiamento radicale nella gestione del sistema del subappalto e del lavoro con tutte le ricadute per la città.
A Roma il sindaco si è infine incontrato con l’armatore Grimaldi interessato ai grandi traffici multipurpose con il quale è stato deciso di proseguire i contatti e gli approfondimenti in loco.