“Una straordinaria opportunità per comunicare alle diplomazie presenti a Trieste la strategicità del Friuli Venezia Giulia nel contesto geopolitico europeo e internazionale”. E’ il commento del governatore Massimiliano Fedriga in occasione del vertice dell’Iniziativa Centro europea che si è svolto nel palazzo della Regione a Trieste.
Nel salone di rappresentanza di piazza Unità, presente il Ministro Enzo Moavero Milanesi, presidente in carica dell’Ince, si sono riuniti i Ministri degli Esteri dei 17 Paesi membri del forum di cooperazione che, quest’anno festeggia i suoi 30 anni di attività. Erano presenti i rappresentanti di Albania, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Italia, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria, oltre ai membri di altre Organizzazioni regionali e internazionali (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, BERS; Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, OSCE; Black Sea Cooperation initiative; Council of the Baltic Sea States, CBSS; Regional Cooperation Council per il sud-est Europa, RCC; e Commissione europea).
Diverse le tematiche al centro dell’incontro tra le quali la costituzione di una dimensione in cui gli enti locali dei 17 Paesi collaborino tra loro, d’iniziative rivolte ai giovani, ma anche di sicurezza, contrasto al terrorismo e alla criminalità internazionale.
Proprio sul versante della sicurezza, il governatore Fedriga ha auspicato “una sempre maggior collaborazione tra i Paesi, mirata a potenziare i controlli ai confini e a far rispettare gli accordi internazionali sui rimpatri”.
“Rafforzare il dialogo, in particolare tra le realtà attraversate dalla rotta balcanica, è dunque la risposta migliore – secondo Fedriga – per mettere in campo in modo coordinato tutti gli strumenti a disposizione nella prospettiva di contrastare con efficacia i flussi migratori illegali”. Riferendosi al vertice Ince, Fedriga sottolinea che “simili iniziative permettono da un lato di rinvigorire il dibattito attorno a temi di attualità quali la logistica, l’innovazione e la sicurezza, e dall’altro di rimarcare quanto il nostro territorio possa assumere, in virtù del Porto Franco e dell’ampia rete di infrastrutture e servizi che lo collega al resto del continente, un ruolo di crescente centralità nelle dinamiche di sviluppo che investono l’Europa Centrale e Orientale”.
A margine della riunione, il ministro Moavero Milanesi ha rilevato che è indispensabile negoziare con gli altri paesi dell’Unione europea per cercare di dimostrare che non è necessario portare l’Italia in una procedura d’infrazione.