“Servono interventi organici e finanziamenti: il nostro Paese è in ritardo nella lotta alla violenza di genere“. A dirlo è la coordinatrice regionale di Autonomia Responsabile, Giulia Manzan, candidata alla Europee nella lista di Fratelli d’Italia, che da amministratrice locale si è sempre occupata del tema. “Denunciare non è facile, quindi bisogna fare tutto il possibile affinché le donna possa ricevere il supporto necessario non solo nelle città più grandi, ma anche nei piccoli paesi. Penso a sportelli di ascolto a livello capillare, con persone preparate per ascoltare chi ha subito una violenza, ma anche per convincere chi ancora è in dubbio se denunciare o meno”.
Per farlo, però, servono risorse certe, indispensabili per garantire una copertura completa del territorio. “Tra le tante criticità – sottolinea Manzan – c’è anche il problema della certezza della pena: per alcuni reati, e la violenza sulle donne è tra questi, ci vorrebbe un inasprimento e una sospensione degli sconti: altrimenti il rischio è far passare l’idea che chi commette il reato può rimanere impunito”.
Manzan ricorda come esistano delle misure europee pensate proprio per contrastare la violenza di genere: “Spesso i territori non conoscono le opportunità di finanziamento europeo – evidenzia – e quindi credo sia indispensabile, per arginare un fenomeno sempre più diffuso, creare delle piattaforme on line come fatto per il mondo delle imprese, informando enti e associazioni sulle tante possibilità di ricevere un finanziamento per progetti di contrasto alla violenza di genere”.