Sono acque molto agitate quelle che scuotono Cordenons. La Lega Nord, che per 5 anni ha espresso il sindaco Mario Ongaro – destinato a non ricandidarsi -, al termine dell’assemblea provinciale del 20 marzo (tenutasi proprio a Cordenons) ha scelto come candidato sindaco il segretario cittadino Andrea Delle Vedove. Sarà supportato della civica ‘Noi per la famiglia’, ma non dalla lista ‘Fides’, che nel weekend ha rotto l’alleanza e andrà per proprio conto, probabilmente con Giuseppe Netto. Ancora nelle nebbia Forza Italia: il nome dell’ex sindaco Riccardo Del Pup non convince tutti. Intanto, l’Ucd sta alla finestra. A destra, inoltre, già da tempo si è candidato Silvio Lena con il ‘Sun’ (Sempre uniti per Cordenons).
Nel centrosinistra, sarà il segretario locale del Pd, Gianni Ghiani, a cercare di far cambiare colore al Municipio, sostenuto dalla lista ‘Cittadini per scegliere insieme’. “L’amministrazione Ongaro è nata cinque anni fa sulla base di una alleanza elettorale piena di contraddizioni, personalismi e ‘fame di poltrone’. Come previsto le tante promesse sono andate completamente deluse, molti i problemi rimasti irrisolti e altri, addirittura, si sono aggravati. Oggi gli alleati di Ongaro, dopo averlo scaricato, si ripresentano con un po’ di sigle nuove, ma l’inaffidabilità e il marasma che stanno creando è il medesimo”, dice Ghiani guardando agli avversari.
In arrivo anche due outsider: la lista Vampa, che potrebbe correre con l’eclettico Cesare De Benedet e i 5 Stelle, che sono in attesa del via dal coordinamento di Beppe Grillo.
Alleanze addio
Meglio che ognuno vada per la propria strada. Questo sembra essere il leitmotiv a San Vito al Tagliamento, città che per la prima volta si cimenterà con l’eventuale ballottaggio. Nel centrodestra, è il caos. Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia sosterranno Florio Testolin, ex comandante dei Carabinieri della stazione di San Vito per 22 anni, oggi in pensione. “Uomo al di fuori dei partiti, espressione della migliore società civile”, lo definiscono i coordinamenti locali. Resta con il cerino in mano il rappresentante di ‘A.mo San Vito’, Valerio Delle Fratte, che si era già candidato e sperava di far convergere su di lui tutta l’area (quello che è riuscito a Ciriani a Pordenone). Non ha accettato compromessi e correrà da solo. “La gente mi chiede di andare avanti e io non posso certo deluderla per rispondere a logiche che non mi appartengono”, tuona Delle Fratte. Dalla sua lista, però, se ne è andato Iacopo Chiaruttini, consigliere comunale, che ha non ha condiviso la scelta e attende nuove proposte politiche, “sempre con l’obiettivo finale di aiutare a migliorare la nostra bellissima cittadina e la crescita della comunità”.
Anche nel centrosinistra il puzzle va in pezzi. Il Pd, che non ha voluo le primarie di coalizione, punta sul sindaco uscente, Antonio Di Bisceglie, mentre la sinistra estrema e i ‘Cittadini’ sono ancora a caccia di un nome, anche se il vicesindaco Tiziano Centis è pronto a scendere in campo.