Sono stati due giorni intensi quelli che hanno caratterizzato la sesta edizione di “EuroBioHighTech 2021“, evento dedicato all’Innovazione e alla Smart Health che si è svolto all’Urban Center di Trieste. Anche quest’anno a promuovere l’iniziativa sono state le imprese della Rete BioHighTech NET 4.0, in collaborazione con Confindustria Alto Adriatico, il Polo Tecnologico Alto Adriatico e la Camera di Commercio Venezia Giulia.
L’edizione 2021 di EBHT è stata quasi interamente virtuale caratterizzata da un fitto programma di incontri nel corso dei quali aziende, ricercatori, esperti del settore, istituzioni hanno portato esperienze dirette e testimonianze relative all’impatto del Covid19 sul mondo della ricerca, dell’innovazione e del business che vi ruota attorno. Tema comune a tutti gli interventi le prospettive di sviluppo delle strategie sulla Salute e sul Benessere durante e dopo il Covid19, sostenuto dal contributo dei relatori che si sono avvalsi di esempi concreti, studi e prodotti lanciati sul mercato per contrastare eventuali ricadute e adeguarsi al cambiamento del panorama attuale.
Si è parlato di innovazione nel settoredelle alte tecnologie per la Salute (BioHighTech)dunque sotto punti di vista cruciali che interessano i campi di Ricerca, Formazione, Finanza e Politica,aree cardine della parte congressuale scientifica. EBHT 2021 ha offerto un bilancio dei passi mossi in campo scientifico negli ultimi due anni ma anche un aggiornamento in tempo reale sullo stato di fatto del mondo della ricerca post Covid19.
Nel campo della ricerca sono emerse problematiche ai fini dellacertificazione e rispetto dei requisiti del nuovo regolamento europeo. È stata constatata un’ottima progettualità e innovatività sia in ambito accademico che industriale ma si è rilevata anche una necessità nel migliorare il trasferimento delle conoscenze tra le due realtà e creare maggiore sinergia tra le parti.
Nonostante la crisi e lo stato di emergenza è stato possibile valutare in modo positivo la pronta risposta da parte delle imprese. Molte aziende, infatti, hanno dimostrato un’ottima reazione, un’alta capacità a riciclarsi in tempi brevi e una distinta flessibilità nell’aprirsi a nuovi ambiti. Un vuoto, che deve essere ancora colmato, permane nel mondo della ricerca: il mondo della formazione e della ricerca universitaria dovrebbero essere più connessi alle esigenze di innovazione delle aziende e per fare ciò si dovrebbe rafforzare la presenza delle aziende stesse nel processo di formazione dei percorsi universitari.
Il mondo della formazione, in primis quello universitario, è un settore che ha subito una forte crisi al principio, ma che ha saputo rialzarsi con le sue gambe anche con il supporto delle aziende. L’impatto iniziale della sospensione delle lezioni in presenza ha giocato un ruolo fondamentale perché mantenere alta l’attenzione durante le lezioni online non è stato sempre facile. Difficoltà sono emerse anche nell’apprendimento attraverso sessioni di laboratorio a distanza o in ospedali senza pazienti.
Situazioni senza precedenti che hanno destato agitazioni e criticità, ma che con l’utilizzo di tecnologie ad hoc e l’adeguamento graduale sono andate migliorando. Non sono dunque mancati gli aspetti positivi in un bilancio finale dopo aver spostato lo sguardo verso una nuova prospettiva: nonostante le prime avversità, imparare e studiare a distanza si è dimostrato vantaggioso, poiché è stato possibile raggiungere un pubblico sempre più ampio, con un’ottimizzazione delle tempistiche e dei costi per gli studenti.
Cambiare prospettiva è stato vincente anche per il settore dell’innovazione BioHighTech. Molti scienziati e molte realtà industriali si sono unite per sviluppare nuovi studi di contrasto al Covid e ad altre patologie dovute a quest’ultimo. Grandi gli sforzi, ma anche i risultati conseguiti: sono stati realizzati in urgenzanuovi dispositivi medici e/o biofarmaci e/o nuovi kit per la diagnosi del Covid19, e poiché si sono strette collaborazioni nazionali e/o internazionali con numerosi ricercatori ed imprenditori di start-up e/o PMI innovative e/o grandi imprese del territorio regionale e sono nate forti partnership a livello locale regionale e nazionale.
Tutto ciò ha permesso di produrre nuovi farmaci antivirali e realizzare studi su medicine innovative. La medicina ha fatto un passo in avanti ricercando nuove fonti per la realizzazione di medicinali anche dalle piante e studiando farmaci già esistenti con l’obiettivo di essere riutilizzati per fronteggiare il Covid.
L’industria del BioHighTech in questo momento storico è uno dei settori più attivi ma si prevede un rallentamento fisiologico nel futuro del dopo Covid, dopo l’accelerazione che vi è stata in questi due anni. È necessario dunque persistere nella ricerca di fondi ed intensificare i finanziamenti destinati alla ricerca ed alle Startup ed imprese innovative. Tutti gli strumenti finanziari per sostenere la ricerca e l’innovazione nel BioHighTech previsti nel Recovery Plan, devono essere sfruttati.
Ha concluso la sessione plenaria dedicata a “Politica per Innovazione tecnologica per Salute e Benessere” un interessante intervento di Antonello Pezzini, rappresentante di Confindustria Italia al Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE): “In arrivo un’iniezione di miliardi sui conti italiani. Non sprechiamoli”. Da Bruxelles il professore universitario ha affrontato il tema dell’utilizzo dei fondi europei che l’Italia riceverà anche per la Sanità: “Ci vogliono competenze anche per la gestione dei finanziamenti europei: l’Italia non ha sviluppato ancora le capacità tecniche e politiche necessarie per sfruttare completamente le risorse che le vengono assegnate. Dobbiamo essere più preparati e aggiornati affinché operatori pubblici e privati si attivino in maniera intelligente per accedere ai bandi europei e utilizzare al meglio i fondi disponibili”.
Il mondo della Banche, della Finanza e delle Assicurazioni può più di tutti contribuire ad accelerare il trasferimento dal campo scientifico con finanziamenti per l’Innovazione e per l’incubazione e la crescita di Startup da parte di giovani ricercatori che vogliono diventare imprenditori. Esperti finanziari presenti a EuroBioHighTech 2021 hanno spiegato come i rischi che gli istituti finanziari si prendono nel momento di rilascio di capitale è sempre calcolato, poiché i finanziamenti vengono concessi in base a studi realizzati tramite formule standard che valutano tutte le criticità delle operazioni. Obiettivo principale di chi opera nel campo finanziario è quello di connettere il mondo della ricerca a quello dell’innovazione per far arrivare sul mercato prodotti e soluzioni vincenti ma anche di scegliere i settori di mercato dove investire ed il BioHighTech è un settore anticiclico e molto promettente.
Promuovere, connettere, innovare ed evolvere sono le quattro parole protagoniste della due giorni di EuroBioHighTech 2021 declinate in molteplici forme: per la scienza, per le imprese e per il cittadino.
Le presentazioni ed i panel sono visibili a questo link