La pandemia da Covid-19 ha indubbiamente avuto un impatto devastante su tutte le professioni legate alla sanità, non da ultima quella del medico del lavoro, che si è trovato in prima linea nell’affrontare dubbi, paure, problemi dei lavoratori di tutti i settori, districandosi tra casi e norme in rapida evoluzione.
“Sono stati due anni molto impegnativi – racconta Salvatore Strano, medico del lavoro e consulente di molte aziende in Friuli Venezia Giulia -. Non ho avuto riposo, né feste, né domeniche. Le chiamate su contagi, casi e procedure sanitarie da applicare sono state pressanti e altrettanto lo è stata la necessità di chiarire le norme a imprenditori e lavoratori per tenere comportamenti corretti. Insomma, è stato un periodo davvero stressante. Quello che è successo a me, ovviamente, è successo a molti colleghi medici e operatori sanitari: siamo stati sottoposti a molta pressione. Solo col tempo, però, si potranno vedere gli eventuali effetti a lungo termine di questo stress. Si tratta di uno di quei fattori che possono concorrere all’insorgenza di altre patologie, ma la valutazione dell’impatto va effettuata caso per caso. Certamente la nostra professione sta affrontando molti cambiamenti, in relazione a quelli del mondo del lavoro. Presto ci troveremo a valutare nuove condizioni lavorative che sono iniziate in pandemia e che probabilmente impatteranno sullo stile di vita di molti, come lo smart working o altre forme di lavoro agile”.
Attenti agli effetti a lungo termine della pandemia
Sono 4.784 i casi di Covid-19 sul lavoro segnalati in Fvg tra il 2020 e il 2021. In questo caso però, si parla di infortunio
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