La bozza del monitoraggio settimanale della cabina di regia fotografa per il Fvg una situazione in lento ma costante miglioramento. Anche questa settimana, infatti, l’indice Rt viene indicato in calo da 0,88 del precedente report a 0,68, quindi ben lontano dall’1 che prevede l’inserimento automatico in zona arancione.
Scendono i focolai e i nuovi casi, anche se il tasso di ospedalizzazione resta stabilmente sopra la soglia critica, pur con una leggera riduzione registrata negli ultimi giorni.
I parametri, insomma, direbbero ‘giallo’. Ma è molto probabile che il ministero della Salute decida per un’ulteriore settimana ‘di consolidamento’ in arancione. Il meccanismo, infatti, prevede 14 giorni stabilmente nella fascia ‘gialla’ prima di un passaggio migliorativo. L’arancione è stato decretato il 16 gennaio. Il miglioramento si è registrato il 22 gennaio, quindi potrebbe essere necessario attendere fino al monitoraggio del 5 febbraio per il ritorno alla fascia di rischio inferiore.
Per capire il sistema, vale quanto successo venerdì scorso per il Veneto, in arancione da una settimana prima del Fvg e confermato ancora per questa settimana in quella fascia. I nostri ‘vinici’, dopo 21 giorni, sono ora indicati come una delle Regioni che da lunedì 1 febbraio dovrebbe entrare nella fascia gialla, assieme ad Emilia Romagna e Calabria.
L’ultima decisione, come sempre, arriverà domani, dopo la comunicazione ufficiale del report e la firma delle ordinanze da parte del ministro Roberto Speranza che, pur in piena crisi di Governo e con il premier Conte dimissionario, proseguirà nella gestione della pandemia, come indicato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, che ha invitato i Ministri a “rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti”.
Per il Fvg, come per le altre regioni inserite in arancione dal 16 gennaio, servirà in ogni caso una nuova ordinanza, dal momento che quella attualmente in vigore scade il 31 gennaio.