“La Direzione centrale Salute ha provveduto a bloccare immediatamente in Friuli Venezia Giulia, a scopo precauzionale, l’utilizzo del lotto di vaccino Astrazeneca ABV2856 come da indicazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)”. Lo rende noto il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi.
“In relazione alla decisione di vietare l’utilizzo sul territorio nazionale del lotto del vaccino AstraZeneca – spiega il vicegovernatore – la Regione conferma di aver ricevuto un quantitativo di dosi del lotto segnalato. Dal momento in cui ci è giunta la comunicazione, le dosi in nostro possesso sono state immediatamente accantonate e messe a disposizione degli uomini del Nas che procederanno al sequestro”.
A quanto si apprende, sono rimaste una cinquantina di dosi nei frigoriferi di Pordenone. Tutte le altre consegnate al Fvg – circa 1.700 dosi – erano già state somministrate nella prima tranche di vaccinazioni – a metà febbraio – con AstraZeneca in regione, tra Cattinara e Monfalcone. A distanza di quasi un mese, dunque, non sono stati riscontrati effetti collaterali significativi.
L’Agenzia italiana del farmaco ha deciso, in via precauzionale, di emettere un divieto di utilizzo del lotto (500 mila dosi), dopo, tra l’altro, la morte di un militare in Sicilia per arresto cardiaco ‘in concomitanza temporale’ con la somministrazione del vaccino. Sul caso la Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia e il sequestro del lotto, chiedendo appunto ad Aifa di prendere i provvedimenti di competenza.
Anche la Procura di Catania ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati e ipotizzando l’omicidio colposo, sulla morte di un agente della Squadra mobile, deceduto 12 giorni fa dopo l’inoculazione del vaccino, proveniente dallo stesso lotto.
“Aifa – si legge nella nota – si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema, l’agenzia del farmaco europea. Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali gravi eventi avversi. Aifa sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto saranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità. Aifa comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile”.
Nel frattempo, l’Ema ha dato il via libera all’autorizzazione all’immissione in commercio per il vaccino Janssen a partire dai 18 anni di età. Dopo una valutazione approfondita, il comitato per i medicinali per uso umano ha concluso che i dati sul vaccino erano solidi e soddisfacevano i criteri di efficacia, sicurezza e qualità. Il prodotto Janssen è dunque il quarto vaccino raccomandato nell’Ue per prevenire Covid-19, il primo che può essere usato con singola dose, semplificando quindi le procedure della campagna vaccinale.