Il Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha incontrato per la prima volta il nuovo primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Polo, Giuseppe Ranieri Cravero, in servizio da due mesi.
“L’importanza dell’incontro con il Primario deriva dalla necessità di condivisione, sul territorio, di tutti i temi sanitari di cui il Sindaco ha la responsabilità generale”, ha detto Cisint. “I 38 mila accessi del 2022 evidenziano come quello del San Polo sia uno dei Pronto Soccorso con maggiore impatto in regione, nei primi quattro come un ‘hub’ più che uno ‘spoke’. Durante l’incontro è stato fatto un esame della situazione ed è stata condivisa l’esigenza di un’ulteriore implementazione e miglioramento dei percorsi diagnostici per rendere più veloce ed efficace la risposta al paziente e più efficiente e sicuro l’intervento dei sanitari”.
“Una delle esigenze principali è quella degli spazi: ci sono lavori in corso per ampliarli ma, soprattutto, è stato avviato il percorso per l’adeguamento funzionale con potenziamento della piastra diagnostica d’urgenza. La necessità d’implementare i percorsi di trasversalità integrata significa maggior disponibilità di figure professionali per le consulenze che il Pronto Soccorso chiede. Per questo c’è l’accordo nel rivedersi a fine dicembre: nel frattempo saranno definite le modalità per risolvere le criticità maggiori”.
“Il costante confronto e l’analisi con i cittadini e con il direttore generale e il suo staff aiutano a capire bene qual è la situazione del nostro ospedale e individuare risposte sempre più realizzabili e concrete, a vantaggio di un’ampia comunità che comprende anche parte del territorio triestino e della Bassa friulana e in una città in cui la presenza di stranieri che non sono residenti genera un afflusso ancora maggiore della media. Il primario è stato molto dettagliato nelle sue illustrazioni e richieste e ormai ha ben definito in mente il percorso discusso anche con il Direttore generale, che ha condiviso i prossimi passi sulla strada del potenziamento e mantenendo ferma la presenza dei medici che si occupano dei codici bianchi e verde ‘chiaro’, che in proiezione al 31 dicembre saranno circa 16 mila”.
A margine dell’incontro, il Direttore Generale Asugi Antonio Poggiana ha dichiarato: “I problemi che affliggono le aree di emergenza e, in particolare, i Pronto Soccorso di tutto il Paese sono riferibili diverse cause: mancata risposta del territorio alla funzione di filtro, carenza di medici di medicina generale e di spazi. Un ulteriore punto che AsuGi deve migliorare è l’efficienza dei percorsi diagnostici – interventistici e terapeutici. Stiamo lavorando con impegno sull’analisi complessiva di tutti i singoli problemi al fine di dare risposte concrete e attuabili in breve tempo. Per gli spazi, ci sono i progetti in atto, con interventi che porteranno al raddoppio delle aree”.