Oggi in Friuli Venezia Giulia su 7.969 tamponi molecolari sono stati rilevati 705 nuovi contagi ai quali si aggiungono 100 casi già risultati positivi al test antigenico nei giorni scorsi e confermati da quello molecolare, con una percentuale di positività del 10,1%.
Sono inoltre 1.804 i test rapidi antigenici realizzati e in cui sono stati rilevati 480 nuovi casi (26,6%).
I decessi registrati sono 23, ai quali si aggiungono due morti pregresse relative al periodo tra il 5 e il 7 gennaio.
I ricoveri nelle terapie intensive scendono a 68 (uno in meno) mentre quelli in altri reparti sono 668 (tre in più). Lo comunica il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
I decessi complessivamente ammontano a 2.006, con la seguente suddivisione territoriale: 495 a Trieste, 938 a Udine, 436 a Pordenone e 137 a Gorizia. I totalmente guariti aumentano a 42.494, i clinicamente guariti salgono a 1.229, mentre le persone in isolamento sono 12.127.
Da inizio pandemia i casi da tampone molecolare sono 58.592 con la seguente suddivisione territoriale: 12.158 a Trieste, 25.699 a Udine, 12.693 a Pordenone, 7.303 a Gorizia e 739 da fuori regione.
Nel dettaglio, nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 60 casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali, mentre gli operatori sanitari risultati contagiati all’interno delle stesse strutture sono in totale 14.
Sul fronte del Sistema sanitario regionale (Ssr) da registrare nell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale le positività al Covid di quattro medici, cinque infermieri, un operatore socio sanitario, una ostetrica e un tecnico; nell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina di un medico, un infermiere, tre operatori socio sanitari e un ausiliario; nell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale di due medici, un infermiere e un ausiliario. Al Cro di Aviano è inoltre risultato positivo al Covid un medico.
Infine, da rilevare le positività al virus di tre persone rientrate rispettivamente dalla Repubblica Dominicana, dalla Serbia e dell’Albania.