Nuovo focolaio da Covid-19 in una casa di riposo di Trieste. La notizia è emersa questa mattina, al termine della visita del vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi, nelle due strutture per anziani gestite dal Comune di Trieste.
Sono complessivamente nove i casi emersi dopo lo screening eseguito su ospiti e personale della struttura polifunzionale Hotel Ferntetti. L’azione prontamente avviata dall’Asugi ha consentito di individuare altri cinque ospiti positivi, che si aggiungono a quelli scoperti inizialmente (tre ospiti e un operatore sanitario), per i quali è immediatamente stato attivato il protocollo di contenimento del Coronavirus.
Lo ha confermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con deleghe a Salute e Protezione civile spiegando che tutti gli otto ospiti positivi entro oggi saranno trasferiti alla Rsa San Giusto, mentre l’operatore sanitario è in isolamento domiciliare. Complessivamente alla “Hotel Fernetti” sono state sottoposte a tampone 100 persone (60 ospiti, 34 operatori sanitari e 6 tirocinanti Oss) e non risultano al momento evidenti ulteriori contagi.
La Regione ha infine sottolineato che non sono state emanate nuove misure restrittive per l’accesso alle case di riposo del Friuli Venezia Giulia.
“Il Friuli Venezia Giulia si conferma tra le prime regioni italiane per il rapporto tra i tamponi effettuati e la popolazione, che si attesta 6,8 per cento contro una media nazionale del 3,7 per cento”, spiega Riccardi. “Per garantire la massima sicurezza, tutti gli ospiti e gli operatori delle case di riposo afferenti ad AsuGi sono già stati sottoposti a tampone e tale screening viene ripetuto mensilmente, per individuare tempestivamente anche eventuali soggetti asintomatici, che possono essere veicolo di infezione per i soggetti negativi”.
“Nella nostra regione il sistema di monitoraggio non è limitato agli ospiti delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili, ma è esteso anche tutti i soggetti candidati all’ingresso in tali strutture, sia nel caso provengano dal proprio domicilio sia nel caso di trasferimenti dall’ospedale o da strutture intermedie come le Rsa”.
“Inoltre, tutte le residenze per anziani e disabili delle ex province di Trieste e Gorizia sono state rivalutate dal Dipartimento di prevenzione dell’Asugi, per certificare il possesso dei nuovi requisiti strutturali e organizzativi di sicurezza necessari per consentire nuovi ingressi e reingressi di ospiti ai quali sono garantiti spazi e risorse dedicate nel caso si rendesse necessario il loro isolamento. In caso di positività di un ospite questo viene tempestivamente trasferimento sulla base delle condizioni cliniche nel reparto Covid dell’ospedale di competenza o presso una struttura intermedia come la Rsa San Giusto”, prosegue Riccardi.
In tutte le strutture è infine posta massima attenzione all’attività di formazione sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, la disponibilità dei quali è garantita da scorte adeguate e con rifornimenti programmati.