Seconda settimana di leggera flessione per i nuovi casi Covid in Fvg, numeri che testimoniano una curva ‘stabilizzata’. Dall’analisi della Fondazione Gimbe emerge una riduzione dell’1,6% dei contagi, mentre i positivi ogni centomila abitanti sono in leggero aumento a 2.066 (erano 2.001 sette giorni fa).
Anche nella settimana 6-12 aprile, guardando alle ex province, il dato più alto si registra a Trieste che, in controtendenza, segna un aumento del 7,8% a 720 casi ogni centomila abitanti. In calo l’incidenza a Udine, con 595 casi (erano 624 la scorsa settimana), Gorizia con 586 (erano 615), e a Pordenone, che scende a 474 casi (erano 479 la scorsa settimana).
Restano bassi i numeri dei ricoveri: l’occupazione dei posti letto Covid scende all’1,7% in terapia intensiva (era al 2,9% una settimana fa) e risale leggermente all’11,6% negli altri reparti (era all’11,2%). A livello nazionale, il tasso di occupazione è del 4,9% in terapia intensiva e al 15,7% in area medica, in leggera flessione.
In merito alle vaccinazioni, i numeri certificano sempre più la fase di ‘stallo’: la copertura totale della popolazione Fvg è ferma all’81,7%, leggermente inferiore rispetto alla media nazionale, stabile all’84,1%. Per le terze dosi, questa settimana la percentuale di copertura in regione sale all’84%, di poco sopra al dato italiano all’83,7%. Per il quarto richiamo (al momento previsto solo per immuno-compromessi), in Fvg la copertura si attesta al 6,3%, al di sotto del dato italiano all’8,9%.
Guardando alla fascia 5-11 anni, nella nostra regione il 23,4% dei bimbi ha completato il ciclo, mentre il 2,3% ha ricevuto la prima dose. Numeri che ci collocano stabilmente al quartultimo posto (davanti a Bolzano, Marche e Valle d’Aosta), a fronte di una media nazionale al 33,9% con ciclo completo e al 3,6% con prima dose.
I DATI NAZIONALI. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 6-12 aprile, rispetto alla precedente, una diminuzione dei nuovi casi (438.751 vs 469.479) e dei decessi (929 vs 1.049). In calo anche i casi attualmente positivi (1.228.745 vs 1.274.388), le persone in isolamento domiciliare (1.218.075 vs 1.263.671), i ricoveri con sintomi (10.207 vs 10.246) e le terapie intensive (463 vs 471).
“Per la seconda settimana consecutiva – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – si rileva una lieve riduzione dei nuovi casi settimanali (-6,5%), che si attestano a quota 438 mila con una media mobile a 7 giorni che scende intorno ai 62 mila casi: numeri condizionati da situazioni regionali e locali molto eterogenee”.
Si registra un calo del numero dei tamponi totali (-7,8%): da 3.167.782 della settimana 30 marzo 2022-5 aprile a 2.919.794 della settimana 6-12 aprile. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 7,6% (-190.408) mentre quelli molecolari dell’8,8% (-57.580).
“Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe – il numero dei posti letto occupati da pazienti Covid rimane sostanzialmente stabile in terapia intensiva (-1,7%) e in area medica (-0,4%)”.
VACCINI. Nella settimana 6-12 aprile calano ancora i nuovi vaccinati: 8.501 rispetto ai 9.668 della settimana precedente (-12,1%). Di questi il 26,2% è rappresentato dalla fascia 5-11: 2.230, con una riduzione del 10,7% rispetto alla settimana precedente. In lieve risalita tra gli Over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 2.236 (+7,6% rispetto alla settimana precedente).
Al 13 aprile sono state somministrate 70.598 quarte dosi. In base alla platea ufficiale (n. 791.376), aggiornata al 9 marzo, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è dell’8,9% con nette differenze regionali. “Dopo un mese e mezzo dal via libera per i pazienti più fragili – commenta Cartabellotta – le esigue coperture e le rilevanti differenze regionali documentano un vero e proprio flop, alimentato dal senso di diffidenza per un ulteriore richiamo. Ecco perché la somministrazione di un ulteriore richiamo alla platea recentemente allargata a Over 80, ospiti delle Rsa e persone nella fascia 60-79 anni con patologie concomitanti non può essere affidata esclusivamente all’adesione volontaria, ma richiede strategie di chiamata attiva, di fatto mai attuate in maniera sistematica”.
“Che la campagna vaccinale si sia arrestata – continua il Presidente – è ormai un dato di fatto, nonostante 4,25 milioni di persone vaccinabili con prima dose e 2,28 milioni con dose booster. I tassi di copertura vaccinale, infatti, nell’ultimo mese hanno registrato incrementi davvero esigui. Alla vigilia delle festività pasquali, se da un lato tutti gli indicatori (nuovi casi, ricoveri, terapie intensive, decessi) certificano una fase di plateau, la circolazione del virus rimane ancora molto elevata: oltre 1,2 milioni di positivi, oltre 60 mila casi al giorno e un tasso di positività dei tamponi antigenici al 15,5%. Per tale ragione rimane indispensabile mantenere comportamenti prudenti, evitando assembramenti e soprattutto utilizzando le mascherine al chiuso”.