Deciso aumento dei contagi Covid, nell’ultima settimana, in tutta Italia. E’ quanto emerge dalla bozza del report della Cabina di regia, che sarà presentato nel pomeriggio. Impennata dell’indice Rt, che passa in sette giorni dallo 0,66 a 0,91, mentre l’incidenza nazionale sale da 11 a 19 casi ogni 100 mila abitanti.
La maggior parte delle Regioni (19, tra le quali il Fvg), è a rischio moderato, mentre solo Trento e Valle D’Aosta sono a rischio basso.
Resta, invece, basso il numero di ricoveri: il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 2%, con una diminuzione dei pazienti da 187 (06/07/2021) a 157 (13/07/2021); al 2% anche l’occupazione negli altri reparti, con i pazienti che passano da 1.271 (06/07/2021) a 1.128 (13/07/2021).
Guardando ai dati del Fvg, l’indice Rt sale da 0,82 a 0,93, attestandosi, quindi, sopra la media nazionale, mentre l’incidenza è pari a 8,51 casi ogni centomila abitanti, di gran lunga inferiore a quella italiana e ben al di sotto della soglia critica di 50 casi che, allo stato attuale, farebbe scattare la zona gialla. Inferiori alla media nazionale anche le ospedalizzazioni, che si attestano al di sotto dell’1% sia in terapia intensiva sia negli altri reparti.
La circolazione della variante Delta è in aumento in tutta Italia. L’Istituto superiore di sanità rinnova, quindi, l’invito a un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi, affiancato al proseguimento della campagna vaccinale.
Lunedì 19 luglio nessuna regione cambierà colore, ma il 26 l’Italia potrebbe iniziare a tingersi di giallo. A rischio sono la Sardegna (33,2 casi ogni centomila), la Sicilia (31,8), il Veneto (26,7), il Lazio (24) e la Campania (21,7). Ma, nel frattempo, potrebbero cambiare i parametri, come invocato dalle Regioni.
Il ministro della salute Roberto Speranza ha dichiarato che, sui colori delle regioni, peseranno di più i ricoveri: “In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole che le ospedalizzazioni abbiano un’importanza superiore rispetto agli altri indicatori”. La cabina di regia sta lavorando ai nuovi parametri, che dovrebbero essere inseriti nel prossimo decreto.
“L’aumento del rischio connesso alla diffusione della variante Delta dovrebbe indurre la Giunta Fedriga a prendere le opportune misure per evitare che si torni indietro: tracciamenti puntuali, pressione su tutte le classi di età e capillarità dei punti vaccinali. Quello che accade in altri Paesi e ciò che ci stanno dicendo i ricercatori a partire da Silvio Brusaferro non deve generare paura nei cittadini ma spingere alla preparazione chi deve organizzare i presidi sanitari. Ce lo stanno dicendo chiaramente che la variante Delta e le altre possibili sono ancora poco conosciute”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli dopo che il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha esortato a “tracciare i contatti e prevedere le quarantene” oltre che “raggiungere quanto prima la copertura vaccinale con la doppia dose”.