Un figlio è sempre una grande fonte di gioia, ma anche un costo. Soprattutto appena arrivato. Per dare un ordine di grandezza, basti pensare alla notevole spesa che una famiglia deve affrontare in una delle fasi più impegnative: il primo anno di vita del bambino.A ruguardo, l’Osservatorio nazionale Federconsumatori ha aggiornato al 2015 il monitoraggio sulla spesa per mantenere un bambino nei primi 12 mesi. Dallo studio emerge che tale costo varia da un minimo di 6.809 a un massimo di 14.852 euro, con un aumento medio rispettivamente dell’1% e del 3% rispetto al 2014.
Prima e dopo, altre salassi
Va considerato, inoltre, che ai costi da sostenere nel primo anno di vita del bimbo vanno aggiunti anche quelli sostenuti prima della nascita – test, analisi, viste, ecografie, abbigliamento, farmaci -, per un totale di 2.040,70 Euro (il 2% in più rispetto al 2014). Dopo la maternità, inoltre, dovendo tornare al lavoro, più di tre coppie su dieci sono costrette a chiedere aiuto a nonni e parenti, o a pagare salatamente un asilo nido privato o una babysitter a tempo pieno. In tal caso, la spesa varia tra i 528 e i 781 euro al mese per un asilo privato, mentre si devono sborsare tra i 9 e i 12 euro l’ora per una baby sitter.
Un piccolo aiuto pubblico è dato dal ‘Bonus bebè’, appena reintrodotto dal Governo per i bambini nati tra il primo gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 (valido anche per le adozioni), per le famiglie con dichiarazione Isee al di sotto dei 25mila euro annui. Tra i 7mila e i 25 mila euro all’anno, il sostegno sarà di 960 euro in 12 mesi (80 ogni 30 giorni); per chi ha un Isee inferiore ai 7mila euro, gli assegni garantiranno 1.920 euro annui (160 al mese). Il tutto per tre anni. A conti fatti, però, basterà appena per comprare i pannolini.
Così risparmi: 4 mosse vincenti – Usato, scambio e ‘lista dei desideri’
Le cifre emerse dallo studio di Federconsumatori sono a dir poco impressionanti, ma è anche vero che è possibile risparmiare. Ecco alcune alternative.
1 – Il metodo più diffuso per abbattere i costi è il prestito tra familiari e amici, ma anche tra sconosciuti. Sono nati a questo scopo, infatti, diversi gruppi su internet e sui social network, dove scambiare oggetti e accessori o anche semplici consigli all’insegna del risparmio e del riuso.
2 – In occasione della nascita del bimbo, parenti, amici e conoscenti vengono spesso in aiuto con regali utili. In questi casi, è una buona abitudine predisporre una ‘lista dei desideri’: consentirà ai neogenitori di eliminare l’eventualità di ricevere doppioni o oggetti indesiderati e agevolerà anche la scelta di chi deve fare il regalo.
3 – Per il corredo (lettini, fasciatori, box o altro ancora) non è da sottovalutare il mercato dell’usato: si risparmia molto e la qualità non manca.
4 – Passeggino, carrozzina e ovetto per l’auto, i ‘tris’, acquistati assieme permettono una minor spesa. I prezzi variano tra 391 e 706 euro.