“Di fronte al Covid, di fronte al rischio di una ripresa dei contagi con conseguenze che ogni persona di buon senso vorrebbe evitare, di fronte ai numeri che riguardano Trieste ma purtroppo anche altre realtà della regione, l’ultima cosa che ora interessa ai cittadini sono giravolte politiche, rimpalli di responsabilità o giochi interni ai partiti”. Lo afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli in merito alle posizioni differenziate del centrodestra sulle misure da adottare a contrasto della pandemia, correlate anche al dibattito interno alla Lega.
“Do per assodato – spiega il segretario dem – che la stragrande maggioranza del Consiglio regionale sia ora e senza dubbi favorevole al vaccino, al green pass e alle misure per contenere il virus. Do per assodato quindi che si sia finito di perdere tempo in polemiche verso il Governo, in contestazioni e manifestazioni contro misure e dati. E che quel tempo possa essere subito utilmente impegnato per aiutare ospedali e operatori stremati e nuovamente in sofferenza, per migliorare il sistema di prevenzione e tamponi . E’ arrivato il momento di ascoltare – ribadisce Shaurli – e relazionarsi senza alcuna arroganza con i professionisti della salute, con il tema della sanità territoriale e con i nostri sindaci”.
“La quarta fase della pandemia costituisce ormai un dato di allarme assai rilevante per la salute e per i servizi sanitari, soprattutto se si sovrappongono i dati del contagio e quelli delle vaccinazioni in Friuli Venezia Giulia. Elemento potenzialmente drammatico è la scarsa propensione di anziani e categorie a rischio a sottoporsi alla terza dose: i dati di Israele mostrano indubitabilmente che la copertura con il passare dei mesi diventa sempre più labile e l’esposizione al contagio schizza all’insù. Bene Riccardi quando porta il prof. Barbone a spiegare gli andamenti all’opinione pubblica, ma si comprende più difficilmente come e perché le proiezioni del prof. Barbone non siano utili a programmare per tempo il nostro sistema sanitario sempre in rincorsa”. Lo rileva il componente della commissione Paritetica Stato-Fvg ed esponente del Pd Salvatore Spitaleri, analizzando i dati sulla somministrazione del vaccino nelle Regioni italiani.
“Il Friuli Venezia Giulia si mantiene di almeno 3 – 4 punti percentuali sotto la media nazionale dei vaccinati – osserva Spitaleri – ma veramente problematici sono i dati per fasce d’età di quanti ad oggi non sono vaccinati, particolarmente nelle fasce 30-60, cioè le fasce con maggiori contatti lavorativi e sociali, dove percentuali superiori al 15% non sono vaccinati: sono indicatori di altissimo rischio di contagio anche nei confronti dei vaccinati”.
Per Spitaleri “un dato rilevante riguarda anche la fascia 12-19, dove non risultano vaccinati oltre il 30% dei ragazzi: si tratta di un dato assai preoccupante e direttamente collegato alla fascia adulta dei genitori che non si vaccinano. Per questo, proprio su tale fascia d’età è necessaria una campagna di comunicazione ed educazione – conclude – attraverso le scuole e le associazioni sportive e culturali che possono intercettarli più facilmente”.