“Queste sono le direttrici strategiche che chi governa questa Regione intende applicare sulle fragilità: prevenire l’istituto delle cure puntando sui servizi territoriali; il budget di salute correlato alla centralità della persona e dei suoi bisogni a cui bisogna dare risposte efficaci in termini sanitari e di assistenza; l’applicazione del principio di sussidiarietà, nel quale la domiciliarità assume un ruolo fondamentale nel momento in cui un anziano perde la propria autosufficiente; dare l’opportunità alle persone e alle famiglie di poter scegliere le strutture residenziali accreditate a cui accedere”.
Lo ha detto oggi a Palmanova il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso della presentazione degli interventi a favore della popolazione anziana alle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil e al Coordinamento unitario pensionati lavoro autonomo (Cupla). Sono stati illustrati durante l’incontro il Piano della fragilità 2021-2023, la sperimentazione del progetto di domiciliarità comunitaria e il percorso di riqualificazione della rete dei servizi residenziali e semi-residenziali.
Riccardi, ricordando come le risorse messe a bilancio sul comparto della Salute in questa legislatura siano significativamente superiori rispetto al passato, ha confermato l’importanza degli Enti locali e l’intangibilità degli ambiti comunali come modello organizzativo “che in questa regione ha dato risposte di qualità e che si fonda su una collaborazione istituzionale che va difesa e supportata”.
Il punto focale della questione, come ha evidenziato il vicegovernatore, non è più come in passato l’aspetto economico legato alle risorse a disposizione, ma è quello che afferisce al capitale umano. Più in particolare alla necessità di modifica delle modalità formative e di reclutamento del personale sanitario per garantire il rafforzamento delle strutture previsto anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Questo problema rappresenta un ostacolo concreto – ha detto Riccardi – che è oggetto di un confronto tra il Governo e le Regioni e che auspicabilmente dovrà essere superato; e comunque, quando lo sarà, gli effetti non potranno essere immediati, in quanto per formare nuove competenze professionali ci vuole qualche anno e dovremo quindi governare un periodo di transizione”.
Infine, il vicegovernatore ha ribadito come il percorso di applicazione della riforma approvata nel 2019 abbia inevitabilmente risentito un rallentamento determinato dall’emergenza pandemica. “Adesso siamo ripartiti – ha concluso Riccardi – e procediamo nell’introdurre quei cambiamenti necessari per poter dare risposte efficaci alle esigenze sociosanitarie dei cittadini del Friuli Venezia Giulia”.
“La riunione di oggi segna, dopo tanto tempo, la ripresa del confronto tra Giunta regionale e parti sociali sui temi dell’assistenza ad anziani e non autosufficienti”, è il commento di Roberto Treu, segretario generale Spi Cgil Fvg, e Rossana Giacaz, segreteria regionale Cgil Fvg. “È importante adesso che il confronto continui con periodicità regolari e che il sindacato, come previsto anche dal Pnrr, venga coinvolto sin dalla predisposizione e dalla programmazione delle misure, e non messo davanti a provvedimenti già approvati, come accaduto oggi”.
“Quanto al merito delle scelte, la Regione sembra finalmente imboccare la strada del potenziamento dei servizi domiciliari come baricentro del sistema dell’assistenza. Una strada, questa, che va nella direzione da tempo invocata dal sindacato e indicata anche dal Pnrr: non deve trattarsi di una sperimentazione, ma di una svolta radicale nella presa in carico degli anziani e dei non autosufficienti, sulla quale registriamo la disponibilità, da parte della Regione, a un sostegno sia in termini di maggiori servizi e che di risorse a disposizione degli assistiti. È fondamentale che il confronto prosegua per verificare e approfondire attraverso quali modalità operative verrà perseguito questo obiettivo”, conclude la nota della Cgil.
“Condivisione e interesse per la riforma della rete dei servizi sociosanitari esistenti dedicati alla popolazione anziana delineata dalla Regione”. Così Pierino Chiandussi, coordinatore regionale del Cupla Fvg, il Coordinamento unitario pensionati lavoro autonomo ha commentato le conclusioni dell’incontro che si è svolto a Palmanova con il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, e che è seguito alle urgenze evidenziate dal Cupla Fvg nel corso del suo ultimo direttivo, quando si auspicò proprio un confronto con i vertici regionali.
Chiandussi nel corso del vertice ha sottoposto all’assessore ulteriori questioni concrete sulle quali le evidenze raccolte dall’organizzazione Cupla sono molteplici e stringenti. “E’ necessario completare la campagna vaccinale in modo da riprendere una vita pressoché normale del più breve tempo possibile e rafforzare con risorse adeguate gli ospedali pubblici anche attraverso nuove assunzioni di personale sanitario – ha elencato Chiandussi -. Inoltre, occorre accorciare le liste d’attesa riguardanti tutte le patologie: oncologia, cardiologia, geriatria, solo per citarne alcune. Non da ultimo – ha concluso Chiandussi –, è indispensabile rafforzare le strutture della medicina territoriale e su questo punto il Cupla ritiene che il ruolo dei medici di medicina generale debba essere riqualificato e rafforzato”.
L’incontro è stato l’occasione per formulare sin d’ora l’invito al vicepresidente Riccardi a prendere parte all’appuntamento che il Cupla Fvg ha in programma per venerdì 8 aprile a Udine, quando sarà ospite monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e presenterà il suo recente libro dedicato all’età anziana oggi in Italia e intitolato ‘L’età da inventare’.