A donare per primo, questa mattina, al centro trasfusionale dell’Ospedale Fatebenefratelli c’era il Prefetto di Gorizia, Massimo Marchesiello. Al suo fianco il Comandante della Polizia locale della città, Marco Muzzatti, e a seguire una ventina di uomini e donne dei Comandi delle Forze di Polizia di Gorizia.
Questo il risultato della donazione collettiva “Interforze” che si è svolta nella mattinata di oggi, organizzata dalla Prefettura di Gorizia e coordinata dalla sezione cittadina Fidas Isontina – Remo Uria Mulloni.
La proposta nasce da una iniziativa del Ministero dell’Interno che ha invitato i Prefetti della Repubblica a svolgere sui propri territori attività di sensibilizzazione della popolazione sul tema delle donazioni di sangue. “Noi abbiamo voluto approfittare dell’opportunità lanciando l’idea di una donazione Interforze” spiega la presidente di Fidas Gorizia, Patrizia Zampi. Era un progetto che inseguivamo da anni. “Nel tempo abbiamo stretto collaborazioni dirette con la Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli e con il Comando del Vigili del Fuoco di Gorizia con i quali organizziamo già da anni delle donazioni collettive, ma non eravamo ancora riusciti a pianificare una che coinvolgesse le diverse Forze di Polizia presenti sul territorio. Abbiamo incontrato subito la disponibilità e la sensibilità del Prefetto Marchesiello che si è reso disponibile a fare da regia all’iniziativa”.
Un contributo fondamentale per garantire la diffusione di un messaggio importante: le Istituzioni sono al fianco del volontariato e supportano la promozione del dono.
Donazioni collettive, chiamate alla donazione e presenza dei volontari nei centri trasfusionali in qualità di “informatori associativi” sono i punti di forza dell’attività della sezione goriziana di Fidas Isontina. “Il nostro impegno e la nostra costanza sono premiati dai risultati che abbiamo ottenuto quest’anno” continua la presidente. “Al 30 novembre abbiamo registrato un incremento del 15,5% con 1128 donazioni (860 sacche di sangue intero, 232 di plasma e 36 di piastrine), accogliendo circa 100 nuovi donatori. Questi dati, per noi, sono motivo di orgoglio e grande soddisfazione”.
Progetti per il 2019? “Fidelizzare i nostri associati con una programmazione costante delle chiamate alla donazione, continuare con le donazioni collettive dedicate al soci e proseguire con una capillare sensibilizzazione coinvolgendo sempre di più Istituzioni, Forze dell’Ordine e di Polizia e rivolgendo la nostra attenzione alle associazioni sportive e ai giovani perché nelle loro mani c’è il futuro della donazione di sangue”, conclude Zampi.