Dall’1 al 3 ottobre si è svolto, nella cornice del parco di San Giovanni, il corso di simulazione avanzata MRMI (Medical Response to Major Incident) organizzato dal 118 dell’azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina in collaborazione con la SC Staff, innovazione, sviluppo organizzativo e formazione di AsuGi nell’ambito di NEXAID, un progetto INTERREG Italia-Slovenia sulla cooperazione istituzionale transfrontaliera di cui AsuGi è lead partner.
Il corso – erogato da una società europea leader in questo ambito e finalizzato al miglioramento e all’implementazione delle conoscenze e degli skills sulla gestione di una maxiemergenza – ha riunito in una tre giorni di simulazioni reali sul campo 30 professionisti tra sanitari e tecnici delle quattro principali aziende del Fvg (AsuGi, AsuFc, AsFo e Arcs), dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Trieste, della ULSS 3 Veneto, del SUEM 118 e del Protezione Civile del Comune di Venezia.
I 15 docenti di MRMI Italia, espressione di un gruppo di lavoro internazionale, sotto il patrocinio della Società European Society for Trauma and Emergency Surgery, hanno coinvolto i partecipanti in un’interessante parte di lezioni frontali ma soprattutto in una coinvolgente interazione tra le diverse figure professionali in scenari di maxiemergenza con realtà ricreata rispetto ad eventi realmente accaduti. L’obiettivo didattico specifico del corso è l’acquisizione di conoscenze, competenze e strumenti metodologici – decisionali per la pianificazione e gestione della risposta sanitaria ad eventi complessi di maxiemergenza, extra ed intra ospedaliera. Durante le tre giornate hanno collaborato, interagito e affrontato i vari scenari e le varie problematiche, professionisti sanitari dell’ambito pre-ospedaliero, ospedaliero, delle centrali operative e professionisti tecnici provenienti da diverse realtà operative in un confronto e in uno scambio pratico, funzionale e utile all’organizzazione e al miglioramento dei propri sistemi aziendali di risposta alle grandi emergenze.
Il dott. Peratoner, Direttore del 118 di ASUGI e Responsabile scientifico del corso commenta: “È stata un’esperienza formativa di altissimo livello, utilissima per acquisire un metodo uniforme di operatività, per cercare di parlare tutti la stessa lingua in situazioni stressanti, tempo dipendenti e con grande richiesta di risorse, per far lavorare assieme professionisti che difficilmente nella routine hanno la possibilità di farlo, per provare a “calare” nella nostra realtà regionale un evento catastrofico maggiore e capirne l’impatto e la capacità di risposta del sistema e dei professionisti, per domani estendere tale tipo di formazione a tutti gli operatori e per migliorare i protocolli e le istruzioni operative di intervento in caso di maxiemergenza”.
Tale corso si è già parallelamente svolto anche per il gruppo dei Partner sloveni, dando così, una formazione e certificazione comune in caso di interventi congiunti per situazioni di maxiemergenza.