La segreteria provinciale isontina del sindacato di Polizia Lo Scudo ha indetto una raccolta firme per chiedere una modifica sostanziale al Nue 112 da inviare al Prefetto di Gorizia. “Visto il successo della manifestazione di sabato 16 marzo in corso Verdi, con grande partecipazione dei cittadini, consci della grave e pericolosa situazione”, spiegano dall’associazione, “abbiamo deciso di svolgere un ulteriore serie di volantinaggi con raccolta firme sabato 23 marzo”.
Il sindacato sarà presente con uno striscione davanti alla stazione centrale di Gorizia dalle 7.30 alle 9 e dalle 12 alle 14. Il segretario provinciale Mario De Marco esprime perplessità “circa la funzionalità operativa pratica del Nue 112. Il Numero Unico Europeo per le chiamate di emergenza, sta peggiorando il servizio, anziché un migliorarlo. Il cittadino che chiama il soccorso deve ripetere per almeno due volte l’indirizzo di dove si sta verificando l’emergenza, le proprie generalità e le spiegazioni inerenti l’emergenza stessa”, spiega De Marco.
“La gestione di questi dati è resa difficoltosa anche dal fatto che spesso gli operatori non conoscono il territorio, provocando rallentamenti non indifferenti. Non dobbiamo dimenticare che queste sono domande di soccorso motivate da emergenze e ad andarci di mezzo è la sicurezza delle persone, la salute e, in molti casi, anche la vita. Anche un minuto può fare la differenza”.
Due sono i punti in discussione: i tempi lunghi a causa della doppia chiamata e la perdita di contatto diretto con un professionista qualificato. Il segretario De Marco chiede inoltre “che almeno ai dipendenti delle strutture di soccorso – pompieri, poliziotti, ospedalieri, carabinieri e finanzieri – sia data la possibilità di accedere alle rispettive sale operative con un numero diretto. A tal proposito, il Ministero dell’interno per quanto riguarda la Polizia di Stato ha stimolato un progetto chiamato Mercurio App, che, al momento, non è ancora operativo in Fvg. I poliziotti avrebbero la possibilità non solo di connettersi velocemente e direttamente con la propria sala operativa, ma anche d’inviare immagini tramite il telefonino per far capire all’operatore la gravità della situazione”.
“Questa segreteria non è, per partito preso, contro il Nue, ma così come è non va, meglio tornare, nelle more, al vecchio sistema”, continua De Marco. “Lanceremo un appello di aiuto alle principali forze politiche regionali e una lettera al Questore e al Prefetto di Gorizia. L’iniziativa non è a carattere politico, ma sociale”.
Mario De Marco esprime soddisfazione per quanto riguarda la App Youpol: “Spero venga meglio pubblicizzata tra la popolazione e, soprattutto, che venga ampliata nel suo raggio di azione. Al momento riguarda solo i reati di bullismo e di spaccio”.