Si sta avviando alla conclusione il XXI congresso internazionale di IFOTES: cinque giornate (dal 3 al 7 luglio) per un totale di 7 sessioni plenarie, 20 sessioni parallele e 92 workshop, con 56 relatori e 75 formatori provenienti da tutta Europa. Un evento, organizzato da IFOTES e ARTESS insieme collaborazione con Comune di Udine – progetto O.M.S. ‘Città Sane’, che non nasce per isolarsi al suo interno, ma che sarà aperto a tutti gli interessati, e soprattutto darà modo ai partecipanti di conoscere Udine e i suoi dintorni, le sue peculiarità, i suoi sapori e i suoi gioielli artistici.
Come ha rimarcato la presidente nazionale della rete di Telefono Amico Italia, Monica Petra, l’utente tipo che rivolge al servizio (che a Udine conta su una quindicina di volontari) è un uomo tra i 46 e i 55 anni, che chiama perché si sente solo, per parlare del suo isolamento e della difficoltà nel relazionarsi con gli altri, a dimostrazione di come la solitudine sia un problema sociale. Tra i protagonisti della giornata di venerdì del Congresso, Marco Crepaldi, presidente dell’associazione Hikikomori Italia, la prima realtà che offre informazione a supporto del tema dell’isolamento sociale giovanile. «Questa sindrome si concretizza attraverso un isolamento del corpo, non della mente, che potenzialmente coinvolge 100 mila ragazzi in Italia. La cosa che si può fare per prevenire il fenomeno è informare, soprattutto le famiglie, e farlo conoscere, perché non deriva tanto dalle nuove tecnologie, ma dalla pressione che questi giovani si sentono addosso. Gli ultimi casi di Torino e Udine, con dei ragazzi che privati della tastiera del pc hanno deciso di gettarsi dalla finestra, dimostrano che i genitori tendono a identificare le nuove tecnologie come la “colpa”. In realtà è sbagliato, perché per questi giovani sono l’unico strumento per rimanere in contatto con il mondo esterno. Privarli delle nuove tecnologie con la forza significa condannarli a un isolamento completo».
Come già avvenuto nei giorni scorsi, anche il 6 luglio saranno molti gli appuntamenti aperti alla cittadinanza. Al mattino, dalle 11 alle 12.30, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, a parlare di “Esperienze della Comunità”, ci saranno Jean-Francois Serres, il direttore generale della mobilitazione nazionale francese contro l’isolamento sociale degli anziani (Monalisa), e l’assessore alla Sanità, assistenza sociale, rapporti con l’Università, del Comune, Giovanni Barillari, che parlerà dei servizi di prossimità per il contrasto alla solitudine, e in particolare del progetto “No alla Solit’Udine”.
Allo stesso orario previsti anche due workshop: Francesca Fedrizzi (L’abbraccio del tango: una conversazione profonda senza parole) sarà al Teatro Nuovo Giovanni da Udine; Luca Casale alla scuola Valussi (Biomusica: il suono, la musica e il gioco per il benessere nelle relazioni).
Nel pomeriggio, dalle 16 alle 17.30, ancora al Teatrone, spetterà a Paolo Cendon e Pierluigi Di Piazza confrontarsi sulla “La solitudine degli ultimi”.
Andrea Miola proporrà invece un nuovo workshop (dalle 16 alle 17.30 alla scuola Valussi): “Musica è – comunicare, stringere relazioni, divertirsi e divertire gli altri”.
La giornata si chiuderà con altri due appuntamenti: alle 18, alla Libreria Friuli, Michela Marzano presenterà Idda, a condurre l’appuntamento Gabriele Franco; alle 18.30, invece, Tango e Milonga sotto la Loggia del Lionello.
La cinque giorni si chiuderà domenica 7 luglio in una intensa mattinata dedicata solo ai congressisti.