L’indagine di sieroprevalenza certifica come il Fvg sia stata la regione del Nord Italia meno toccata dal Coronavirus. La conferma arriva dalla campagna di test sierologici curata da Ministero della Salute, Istat, Istituto Superiore di Sanità e Croce rossa che ha analizzato un campione rappresentativo della popolazione lungo lo Stivale.
Dai primi dati, emerge come a livello nazionale un milione e 482mila persone abbiano incontrato il virus, ovvero il 2,5% della popolazione da zero anni in su. I numeri per il Fvg, però, sono ben al di sotto della media e si attestano all’1% dei residenti. Un numero che colloca la nostra regione in linea con Lazio e Toscana e di poco sopra a Puglia e Umbria (0,9%), Basilicata (0,8%), Campania e Molise (0,7%), Calabria (0,6%) e i fanalini di coda Sardegna e Sicilia (0,3%).
A guidare la classifica è la Lombardia, con una media del 7,5%, seguita da Valle D’Aosta (4%), Bolzano (3,3%), Trento e Liguria (3,1%), Piemonte (3%), Emilia-Romagna (2,8%), Marche (2,7%), Veneto (1,9%) e Abruzzo (1,5%).
Complessivamente sono state 64.660 le analisi del sangue per individuare la presenza di anticorpi del Coronavirus effettuate dal 25 maggio al 15 luglio. “Questo e gli altri dati emersi ci confermano che la prudenza e le misure di contenimento adottate dal Governo e i comportamenti corretti dei cittadini hanno limitato la diffusione del contagio. Non abbassiamo la guardia, anche se siamo fuori dalla tempesta non siamo ancora in un porto sicuro” queste le parole del ministro Roberto Speranza.
I lavoratori della sanità risultano i più colpiti, pur con differenze regionali. La trasmissione intra-familiare è stata molto elevata, ma, se si adottano le misure di precauzione, il contagio non avviene, come è accaduto per il 60% della popolazione, che ha avuto familiari conviventi con Covid-19. Elevata la presenza di asintomatici (27,3%), dato che sottolinea l’importanza di seguire le regole di prevenzione raccomandate.
Il test si è rivolto a un campione di 150mila persone residenti in 2mila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. In caso di diagnosi positiva, all’interessato veniva fatto il tampone naso-faringeo per verificarne l’eventuale stato di contagiosità.