Lo spegnimento del sistema Savio lascia l’Inps senza armi per scovare i falsi ammalati, ma il problema sembra meno grave del previsto nel caso del Friuli-Venezia Giulia, dove i lavoratori non sono troppo inclini all’assenteismo. Lo conferma Stefano Ugo Quaranta, da due anni direttore regionale dell’Inps in Fvg.
“Innanzitutto diciamo che l’analisi statistica non è semplice, in quanto incrociare dato statistico con quello biologico non è facile quando si tratti di malattia nel fine settimana. Potrebbe infatti verificarsi un evento differente per quanto determinato da quello precedente e il fatto che ci sia un’interruzione non depone a sfavore della persona. Inoltre il fatto che la certificazione medica sia effettuata nell’arco della settimana ha come presupposto il fatto che il lavoratore torni al lavoro nella settimana successiva. Dunque se il lunedì mattina viene richiesto un nuovo certificato, è molto probabile che ci sia l’effettiva necessità, tanto più che il fine settimana non è coperto. L’istituto dal 2010, quando sono entrati in vigore i certificati telematici, emette pochi provvedimenti di scopertura che negano l’indennità, adottati nel caso in cui il lavoratore abbia presentato un certificato in ritardo o non abbia effettuato la visita di controllo”.
In base alla sua esperienza qual è l’andamento in regione?
“Le posso fornire l’impressione di un romano venuto a lavorare in Friuli due anni fa: la percezione è che qui la gente sia seria, anche non posso escludere che i furbi ci siano, ma in questi due anni non ho mai registrato picchi particolari. Le persone preferiscono stare il giusto al lavoro e il meno possibile a casa. La probabilità di avere a che fare con veri ammalati è molto elevata. Inoltre non mi è mai capitato nel settore pubblico di mandare una visita di controllo alla quale non fosse presente il lavoratore”.
Quanto conta la serietà del medico curante?
“L’attenzione da parte dei medici nel non fare certificati non necessari o ‘in assenza’”, termine tecnico che indica un certificato emesso senza aver preso visione del malato, è cresciuta molto in questi anni e non solo in questa regione. Semmai, in alcuni casi, riscontriamo ancora errori nella compilazione del certificato, forse in parte legato all’elevato carico burocratico che affrontano i medici. Certo è anche onere dell’interessato verificare che non ci siano errori di compilazione, effettuando gli opportuni controlli”.
Avendo perso il supporto del sistema Savio esiste uno strumento alternativo per scovare gli assenteisti?
“L’obbiettivo di Savio era di far raggiungere livelli fisiologici alle assenze per malattia e di stabilizzare il sistema. Sul territorio friulano non registriamo da tempo picchi anomali e il monitoraggio costante della direzione generale è tale da scongiurare comportamenti scorretti”.