Da oggi scatta il divieto di entrare nei nidi e nelle scuole dell’infanzia per i bimbi non vaccinati. Multe, invece, per le altre classi, dalle elementari alle superiori. Abbiamo fatto il punto con Teresa Tassan Viol, presidente dell’associazione nazionale presidi del Fvg. “E’ terminato il tempo della riflessione e la finestra individuata per cercare di convincere i genitori indecisi. Da oggi, quindi, i bambini non in regola saranno esclusi”.
Il quadro in regione non sembra allarmante. Sono circa 300, stande alle ultime stime, i bimbi che non potranno più entrare in classe. “Non ho dati precisi, ma la situazione è abbastanza chiara. In molti casi, gli irriducibili, quelli che non si sono fatti convincere alle vaccinazioni dei figli nè dalla norma e né dalla scienza, sono già usciti spontaneamente dalle scuole”, spiega la preside.
L’episodio più ecclatante è accaduto questa mattina all’asilo di Latisana, dove una mamma si è presentata senza la documentazione prevista ed è stata bloccata all’ingresso. Casi di esclusioni, annunciate, all’Istituto comprensivo di Pagnacco, che comprende le scuole materne di Pagnacco, Moruzzo e Colloredo di Monte Albano, dove tre bimbi sono stati segnalati dall’azienda sanitaria come non in regola con le vaccinazioni. Anche a Udine si registrano un paio di casi di bambini non vaccinati, ma per i quali gli istututi avevano già provveduto a informare le famiglie.
“Siamo anche pubblici ufficiali e non ci è data discrezionalità”, ricorda Tassan Viol. “Quindi da oggi chi non è in regola non entra. Discorso diverso per la scuola dell’obbligo, ovvero dalla primaria alle superiori, dove si mantiene il diritto alla studio. In questo caso, per fortuna, non compete alla scuola comminare le sanzioni previste dalla legge, che saranno valutate dalle Asl. A noi presidi spettano, invece, compiti gestionali, in particolare di quelle classi con un numero costintente di bambini non vaccinati e casi di ragazzi che, per varie patologie, sono immunodepressi e non si possono vaccinare”.
Sull’ipotesi che dal prossimo anno il Governo faccia nuovamente un passo indietro, Tassan Viol è lapidaria: “Questi stop and go non fanno onore al nostro Paese. L’obiettivo, che anche noi condividiamo, è quello di alzare la soglia della popolazione vaccinata, quindi la flessibilità non aiuta. In ogni caso, come sempre, rispetteremo le leggi”.