Sono 4 milioni 478mila i casi di influenza stimati in tutta Italia dall’inizio della sorveglianza epidemiologica delle sindromi influenzali, elaborati dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità. Un dato solo stimato, certo, che indica però che siamo nel pieno del picco influenzale. Nella settimana tra il 28 gennaio e il 3 febbraio febbre, tosse e dolori articolari hanno costretto a letto 832mila italiani, in netto aumento con le precedenti.
In Friuli Venezia Giulia: bambini i più colpiti
In Fvg sono 189 i casi riferiti dai 15 medici sentinella che partecipano all’indagine, pari a un’incidenza del 10,63 per cento. In regione sono 46 i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni influenzati, 48 quelli della fascia tra 5 e 14 anni, mentre il numero degli ammalati sale a 83 tra i 15 e 64 anni. Dodici i pazienti monitorati ultrasessantacinquenni.
Il dato nazionale
I dati inviati dai 773 medici sentinella, che su tutto il territorio nazionale partecipano alla sorveglianza InfluNet, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con il sostegno del Ministero della Salute, indicano un valore d’incidenza totale pari a 13,76 casi per mille pazienti. L’incidenza osservata in alcune regioni, però, è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato i loro dati, specifica la rete di monitoraggio Influnet.
Nel Paese i più colpiti sono i bambini e ragazzi in età pediatrica. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 42,78 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 22,91 nella fascia 15-64 anni a 12,07 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 4,98 casi per mille assistiti.
Il metodo
Per il calcolo delle soglie epidemiche è stato utilizzato il metodo Moving Epidemic Method (MEM) che permette di stimare l’inizio, la durata e l’intensità dell’epidemia in ogni stagione influenzale, stabilendo delle soglie di riferimento.