Cardiologia e Cardiochirurgia di Trieste ai vertici internazionali e per gli indicatori 2020 pubblicati da Agenas e reti Ern Guard sulle malattie rare. Nell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano-Isontina a Trieste la mortalità a 30 giorni è la più bassa in regione per infarto miocardico acuto.
Il dato è confermato da tre indicatori e, con riferimento al campione di 363 pazienti, riporta una mortalità a 30 giorni del 6,92%. Risultati particolarmente significativi se si guarda al profilo demografico e di comorbidità dell’area giuliana e all’inevitabile impatto organizzativo della pandemia.
“Molto positivo anche il dato degli infarti miocardici trattati con PTCA entro 90’ tra i pazienti comunque trattati entro le prime 12 ore del ricovero. Questi indicatori sono la rappresentazione di un’organizzazione efficiente e costantemente monitorata anche nell’anno della pandemia”, commentano da AsuGi. “Come sempre alcuni aspetti potranno essere ulteriormente migliorati anche attraverso maggiore qualità e rappresentatività delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO)”.
“Da approfondire il dato relativo allo Scompenso Cardiaco il cui campione non sembra essere rappresentativo dell’utenza ricoverata presso gli Ospedali di Cattinara e Maggiore e il dato sugli eventi a un anno dopo infarto miocardico verosimilmente condizionato dall’elevato profilo di comorbidità dell’area giuliano-isontina”.
“Molto positive anche le performances della Cardiochirurgia che, con volumi rimarchevoli di attività, dimostrano una mortalità di 1,05% per il by-pass aortocoronarico e inferiore all’1.6% per gli interventi valvolari. Tutti gli indicatori appaiono migliori della media nazionale”, evidenzia AsuGi.
Soddisfazione pertanto nei professionisti triestini accresciuta dai numerosi riconoscimenti al recente Congresso nazionale della Società Italiana di Cardiologia tenutosi a Roma e, soprattutto, dal prestigioso riconoscimento dell’ingresso ufficiale nella Rete Europea Ern Guard-Cuore. La SC Cardiologia di Cattinara sarà l’unica struttura in regione e fra le uniche quattro strutture nazionali – con il Policlinico Gemelli e il Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna – a partecipare alla rete internazionale. “Un riconoscimento per 30 anni di elevatissimo impegno, assistenza, innovazioni, organizzazione e ricerca nel campo dello Scompenso Cardiaco e Cardiomiopatie”.