Nell’elenco delle zone carenti di medici di medicina generale definito e reso pubblico dall’Azienda sanitaria Friuli occidentale è stato inserito anche il territorio di San Vito al Tagliamento. In particolare, è stato individuato un posto carente, con tanto di vincolo di ambulatorio, a Ligugnana, la frazione più grande e popolosa del Comune di San Vito al Tagliamento. Una scelta, quella dell’Asfo, che ha tenuto conto delle indicazioni provenienti dal Distretto Tagliamento e che risponde a una precisa necessità del territorio che necessita appunto di un medico di medicina generale di prossimità.
Il Piano, comunicato come ogni anno alla Regione Fvg, risponde a una esigenza di legge nazionale, la quale prevede che per l’inserimento di un nuovo medico sia stabilito il rapporto ottimale da uno a mille 300 abitanti residenti o una frazione superiore a 650. Nel caso di ambiti che abbiano al loro interno almeno un comune disagiato o disagiatissimo il rapporto ottimale passa da 1 a mille. In Friuli Venezia Giulia in realtà i medici di medicina generale possono avere un massimale di pazienti di mille 500, a cui si aggiungono 75 ricongiungimenti familiari. I posti disponibili dai medici di medicina generale sono, quindi, superiori al numero ottimale.
Nel documento dell’Asfo, sono diciannove gli ambiti territoriali in cui è divisa l’Azienda e che sono considerati carenti: come si diceva, nell’ambito territoriale di San Vito al Tagliamento è stato individuato un posto carente, con vincolo di ambulatorio a Ligugnana. Il Sindaco Antonio Di Bisceglie e la Vicesindaco Federica Fogolin hanno espresso viva soddisfazione per questa indicazione e hanno ringraziato il dottor Rosario Sisto, Direttore del Distretto Tagliamento, per questa definizione. “E’ da molto che eravamo sollecitati da parte dei cittadini di Ligugnana per questo bisogno – hanno evidenziato Di Bisceglie e Fogolin – e dunque è davvero positivo che sia stato raccolta questa espressione. Al contempo, l’Amministrazione comunale ha già da tempo ampiamente assicurato la disponibilità a rendersi utile nelle forme più efficaci anche nella individuazione di locali idonei allo svolgimento dell’attività ambulatoriale del medico che verrà”.