Un palinsesto affascinante, un libro già scritto su cui sono stati apposti appunti, postille e post-it che lo arricchiscono o lo deturpano. Tutto ciò che viene impresso sulla sequenza primaria dei geni nell’arco della nostra vita può influenzarne l’andamento, pur non modificando nella sostanza il genoma con cui siamo nati. E’ l’epigenetica, dal greco επί, epì = “sopra” e γεννετικός, gennetikòs = “relativo all’ eredità familiare” la branca degli studi genetici a complemento degli studi genetici tradizionali che si occupa dei cambiamenti che influenzano il fenotipo senza alterare il genotipo. Ne parlerà il professor Michele Morgante dell’Università di Udine che terrà la prossima conferenza organizzata dall’Università Popolare di Udine dal titolo La memoria nei geni tra genetica ed epigenetica: ambiente, stress, eredità.
L’appuntamento è per giovedì 14 marzo 2019 alle ore 18.15 presso la Fondazione Friuli (via Manin 15 Udine) “C’è ancora molto da capire – precisa Morgante – su quanto l’ambiente, il comportamento, la nutrizione, la dieta, lo stress siano in grado di indurre modificazioni. E quanto queste modificazioni indotte siano trasmissibili da una generazione all’altra: sicuramente lo sono tra cellula e cellula ma non si sa quale parte sia trasmissibile da padre a figlio o da nonno a nipote. Noi come esseri umani siamo il risultato del nostro patrimonio genetico e di ciò che l’ambiente in cui il nostro patrimonio genetico si è trovato a crescere ha modificato. Sono delle vere e proprie modificazioni chimiche con proteine che agiscono sul dna in particolare sulla citosina oppure su proteine che si legano al dna stesso. Queste modificazioni sono responsabili di come la lunga e filamentosa molecola del dna si struttura tridimensionalmente come un gomitolo entro il nucleo della cellula, e quindi della sua funzionalità.“.
L’epigenetica agisce sull’organismo in due modi: da un lato determina i diversi tipi cellulari a partire da delle cellule originarie, quali possono ad esempio essere le cellule staminali. Infatti da una cellula staminale si può ottenere qualunque tipo di cellula (osso, fegato pelle, cervello etc). Dall’altro ci sono gli stimoli ambientali che possono indurre ulteriori modificazioni all’organismo. “L’epigenetica – ribadisce Morgante – ha una funzione decisiva nel determinare il piano di sviluppo di un organismo. Oltre a questo ci sono gli stimoli ambientali che possono indurre ulteriori modificazioni. all’organismo. Ad es da un punto di vista medico interessano molto per capire quanto spesso possono determinare patologie. E c’è molto interesse nel studio del rapporto tra epigenetica e cancro”. Nel corso della conferenza verranno proiettati dei filmati (di cui qui un esempio https://cinema.fondazionemilano.eu/video-gallery/documentario-epigenetica-come-il-nostro-corpo-memorizza-il-mondo)
La conferenza è ad ingresso gratuito e aperta al pubblico. Il sito internet dell’associazione è consultabile all’indirizzo www.unipopudine.it. Per informazioni e contatti scrivere a [email protected]
Michele Morgante è professore ordinario di genetica all’Università di Udine e Direttore Scientifico dell’Istituto di Genomica Applicata. E’ presidente del Consorzio Innova FVG e consigliere di amministrazione di Area Science Park. E’ stato Presidente della Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA) ed è membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei oltre che di numerose altre Accademie scientifiche. Nel 2005 ha ricevuto la Medaglia per le Scienze Fisiche e Naturali dell’Accademia Nazionale delle Scienze. Nel 2011 è risultato vincitore di un prestigioso finanziamento dello European Research Council per l’analisi dei pan genomi delle piante.