Gli Oss, operatori socio sanitari, chiedono di avere un riconoscimento professionale con ruoli ben definiti. “Sono almeno 25 anni che non c’è un riordino delle figure sanitarie”, spiega Donatella Minen, che in Fvg ha costituito l’Associazione Ass Oss con lo scopo di togliere gli operatori sociosanitari da un ruolo genericamente tecnico. “Non possiamo fare iniezioni e somministrazione di terapia, pur essendo inseriti in area di emergenza urgenza e in ambulanza. Quella che oggi va rivista è la formazione, tanto più che a Udine c’è l’istituto scolastico Ceconi che prepara in 5 anni queste figure professionali specifiche che, dopo aver conseguito il diploma, non possono lavorare a meno che non abbiamo seguito uno specifico corso di formazione a livello regionale, perché il loro titolo di studio non è riconosciuto”.
Attualmente in regione si sono formati 3 mila operatori socio assistenziali che chiedono di avere un riconoscimento analogo a quello degli altri paesi europei. “Nella nostra regione – continua Minen – in campo sanitario ci sono tanti burocrati e amministrativi e chi opera sull’utenza? Basti pensare che il paziente può somministrarsi da solo l’insulina e l’eparina, tanto per illustrare due esempi eclatanti, ma noi nonostante il titolo di studio non possiamo farlo”.
Da queste considerazioni parte la volontà di riunirsi in associazione a livello nazionale.