Le sigle sindacali della Dirigenza Medica e Sanitaria di AsuFc si sono incontrate con la Direzione aziendale. “Dopo un lungo braccio di ferro, con le diverse direzioni che si sono succedute negli ultimi quattro anni, siamo riusciti a compattare tutto il fronte sindacale su temi fondamentali per l’applicazione dell’ultimo contratto nazionale”, si legge nella nota firmata da Fernanda Campora per Aaroi-Emac, Riccardo Lucis per Anaao-Assomed, Giulio Andolfato per Cimo-Fesmed, Calogero Anzallo per Cgil Medici, Enrico Pasut e Stefano Smania per Fassid, Sabrina Menestrina per Fvm e Stefano Bressan per la Uil.
“In particolare, è terminato positivamente il confronto sul regolamento per il conferimento degli incarichi professionali ai Dirigenti Medici e Sanitari AsuFc e finalmente l’Azienda potrà procedere. Poi – prosegue la nota sindacale – è stato firmato lo spostamento del 30% del fondo degli incentivi nel fondo delle posizioni a partire dal 2023, per aumentare i soldi da erogare agli incarichi di 1.5 milioni di euro e garantire, al contempo, un compenso che contribuisca ai fini pensionistici e non sia soggetto a valutazione. E’ stata concordata su nostra richiesta una calendarizzazione degli incontri per applicare il regolamento sull’orario di servizio, il prossimo il 22 gennaio. E’ stato ottenuto l’impegno da parte aziendale di verificare entro fine anno il nodo dell’attribuzione ai docenti universitari dei fondi aziendali di risultato, di incarico e di disagio”.
“Rimangono da chiarire e ci impegniamo per l’applicazione dell’art 115 del nostro contratto, ovvero richiedere la copertura delle ore di straordinario con bilancio e quindi a copertura della Regione, che al momento risparmierebbe cifre di oltre 5 milioni di euro, con la mancanza in organico di 73 dirigenti (a fronte di 1.499 assunti), così come dichiarato dal Direzione, compensi che spettano a tutti i lavoratori. Puntiamo, poi, a proseguire la contrattazione facendoci ascoltare, motivo per il quale non abbiamo firmato gli accordi per i fondi del 2022 e solo successivamente il da farsi per i fondi del 2023”.
“Infine, risolvere il problema sollevato da molti colleghi, stanchi, delle Guardie e delle Pronte Disponibilità, dovute in alcuni casi a mancata coordinazione e ottimizzazione dei turni tra le diverse strutture e tra i vari professionisti chiamati in causa. Chiederemo che venga valutata l’applicazione del decreto ministeriale che prevede guardie attive, anche multidisciplinari, per assistere tutti i ricoverati h24 o per specializzazioni Hub, per evitare che in pochi reparti piccoli ci siano enormi sacrifici anche della vita privata per garantire la continuità assistenziale. Diciamo una volta per tutte basta allo sfruttamento del volontariato dei dirigenti e di tutti i professionisti sanitari, a danno della loro salute, per poter coprire i servizi sanitari”, conclude la nota delle sigle sindacali della Dirigenza Medica e Sanitaria di AsuFc.