Questa mattina lo stadio Friuli riapre ufficialmente le porte. A fare il loro ingresso nell’impianto bianconero, però, non saranno i tifosi dell’Udinese ma i lavoratori che hanno aderito alla campagna d’immunizzazione promossa da Confindustria Udine.
Con le prime somministrazioni di vaccini ai dipendenti delle aziende associate, è stato ufficialmente inaugurato, questa mattina, in prossimità dell’ingresso della curva nord, “l’Hub vaccinale regionale Dacia Arena per la campagna di immunizzazione dei lavoratori delle imprese associate gestito da Confindustria Udine in collaborazione con Croce Rossa Italiana del Fvg, Asa, Ordine degli Infermieri dell’ex provincia di Udine, Udinese Calcio Spa, Cgil, Cisl e Uil.
“Sono orgogliosa di questo risultato. Sono orgogliosa di essere friulana. Sono orgogliosa di far parte di questo territorio” sono state le prime parole della presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, che ha tributato un sincero ringraziamento alla Regione, dandole atto di ragionevolezza e di competenza, contribuendo così a creare “quella credibilità del Friuli Venezia Giulia che arriva prima di ogni risposta”. Ma la presidente ha avuto parole di elogio per tutti gli altri partner dell’iniziativa, a cominciare dall’Udinese spa, “per l’enorme sforzo profuso, per la disponibilità e la solidarietà dimostrate nell’occasione”.
Mareschi Danieli ha poi riassunto la capacità vaccinale dell’hub Dacia Arena, aperto sei giorni su sette per potenziali 130 dosi di vaccini all’ora. “Ora attendiamo soltanto che arrivino i vaccini per i lavoratori. Se arriveranno, siamo pronti. Altrimenti, questo hub è a piena disposizione della Regione perché il fine di tutto è vaccinarsi – e cercare di farlo prima possibile. È una maniera per riappropriarsi del proprio tempo, che è un bene prezioso. Le imprese hanno già perso troppe opportunità e noi come Confindustria Udine non potevamo stare a guardare”.
All’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri, il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, il direttore generale dell’Udinese Calcio, Franco Collavino, con alcuni giocatori della squadra, e i rappresentanti dei soggetti partner coinvolti nell’iniziativa.
“Oggi è una giornata simbolicamente importante – ha esordito Riccardi -, ma la sfida ora resta quella di convincere la gente a vaccinarsi non solo a tutela della propria salute, ma anche come forma di rispetto di chi ci sta vicino”. Il vicepresidente della Regione ha poi parlato di numeri in miglioramento in Fvg, con un indice di positività in costante discesa: “Manca un ultimo meglio e lo dobbiamo però affrontare con senso di responsabilità. Dobbiamo poi investire in percorsi di promozione della campagna vaccinale” perché nella nostra Regione si riscontrano adesioni ancora limitate rispetto ad altre regioni italiane. Con orgoglio Riccardi ha infine ricordato “la schiena dritta della Regione” nell’affrontare il Covid, la sua potenza di fuoco vaccinale e la straordinaria dedizione del personale sanitario e di tanti volontari che hanno reso possibile che il sistema salute del Fvg facesse proprio tutto, ma proprio tutto quello di cui era capace di fare”.
Dal canto suo, l’assessore Bini, dopo aver ringraziato la presidente e Confindustria Udine per questo risultato, ha ricordato che “il Friuli ha un sistema economico forte ed è forte la sua manifattura. I numeri hanno dimostrato che la nostra economia ha retto in maniera importante, nonostante un anno difficile, complicato, quasi impossibile causa covid. Un plauso, quindi, alle associazioni di categoria come Confindustria Udine per aver accompagnato le imprese lungo percorsi di crescita”.
Da ultimo, Collavino ha sottolineato come la Dacia Area sia il primo stadio in Italia a mettere a disposizione i propri spazi interni come hub vaccinale. “Fin dall’inizio della pandemia, abbiamo voluto essere d’esempio a tutela dei nostri tesserati e del nostro personale, ma più che altro, con questa iniziativa, vogliamo confermare come il nostro stadio sia a disposizione delle comunità e lo sarà sempre più in un prossimo futuro”. Anche Collavino ha sposato l’appello a vaccinarsi: “Il calcio è un veicolo strepitoso per diffondere messaggi positivi: vacciniamoci tutti per tornare quanto prima alla normalità”.
Sempre questa mattina, sono scattate anche le vaccinazioni della campagna ‘Ancora più sicuri in fabbrica’ per il Friuli Occidentale. La prima dose è stata somministrata a una dipendente Electrolux nell’hub predisposto in Real Asco Park, in viale Zanussi (4 linee vaccinali). A questo centro si affiancano quelli nell’Interporto Centro Ingrosso – all’interno del perimetro di pertinenza della Dogana (3 linee vaccinali), nelle zone industriali del Consorzio Ponte Rosso a San Vito al Tagliamento (4 linee) e al Consorzio Nip Maniago (2 linee) cui vanno sommate le 2 linee/unità mobili predisposte dalla Cri che raggiungeranno – con tutta la logistica del freddo necessaria al trasporto delle fiale – realtà produttive minori dislocate in aree meno centrali.
Per la Venezia Giulia i tre punti individuati, per complessive 12 linee vaccinali, sono in Porto Vecchio (Salus) a Trieste, a Monfalcone, nel Consorzio Industriale, e a Gorizia, all’interno di spazi messi a disposizione dal concessionario De Bona. Gli allestimenti sono stati realizzati con la collaborazione di Pordenone Fiere e Friul Intagli.