Completate nei giorni scorsi scorsi, con la seconda dose, le vaccinazioni per gli ospiti della residenza protetta per anziani Domenico Corradini di Ronchi dei Legionari.
“Questo – ha detto l’assessore alle politiche sociali, Gianpaolo Martinelli – è un altro significativo passaggio per la nostra comunità. Lo possiamo vedere come un ripartenza vera e propria, cercando di poter ricostruire quelle relazioni, quei rapporti e quella quotidianità necessaria al nostro stare assieme. Spesso, in questo lungo periodo di pandemia, ci siamo ritrovati avvolti da un clima surreale, che ci ha quasi paralizzato con rinunce, sofferenze, incertezze e con un senso di sfinimento che, a volte, ha prevalso giorno dopo giorno, condizionandoci nel nostro vivere quotidiano e nelle nostre scelte. La nostra comunità e, in particolare, le fasce più sensibili anziani e ragazzi, hanno pagato e stanno pagando a caro prezzo il perdurare di questo stato di emergenza”.
L’aver affrontato la ripresa dell’emergenza sanitaria pandemica del Covid-19 attraverso la condivisione delle criticità, ha messo in evidenza, ancora una volta, che tutti i soggetti istituzionali devono non solo dialogare ma diventano sempre più complementari tra loro.
“Il territorio versus ospedale e viceversa. Esempio tangibile – ha continuato – è stato l’aver potuto disporre di un laboratorio analisi adeguato che ci ha consentito di affrontare e soddisfare tutte le esigenze cliniche manifeste. Dobbiamo riconoscere ad AsuGi che è riuscita a sostenere l’aumento delle prestazioni diagnostiche, ridistribuendo il carico di lavoro su tutte le aree nonché su tutti e tre laboratori ospedalieri. In questa seconda ondata di pandemia, abbiamo osservato quanto sia stato importante il contributo della microbiologia della struttura ospedaliera aziendale di Monfalcone che, seppur con risorse professionali limitate, è stata capace di processare una media al di sopra dei 1000 tamponi al giorno, consentendo di avere tempi di risposta inferiori alle 24 ore”.
Complessivamente sono stati 52 gli anziani vaccinati, su un totale di 60 ospiti attualmente presenti. Per cinque è stata chiesta l’autorizzazione al giudice tutelare, mentre tre hanno rifiutato la somministrazione.