Saturimetri a famiglie sanvitesi particolarmente a rischio. L’iniziativa è il frutto della virtuosa collaborazione tra l’Amministrazione comunale di San Vito al Tagliamento e l’associazione Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro). La collaborazione tra Comune (ha finanziato in toto l’operazione di acquisto con un contributo di 10 mila euro straordinario per l’acquisto di 500 saturimetri devoluto all’Associazione con sede in Piazzetta Stadthlon) e l’Anmil (procederà alla distribuzione dei dispositivi alle associazioni delle categorie a rischio) parte dalla premessa che l’attuale situazione di emergenza sanitaria da Covid-19 mantiene aspetti di rilevante gravità.
Ciò è tanto più vero soprattutto per la fascia di popolazione che subisce il rischio di mortalità in misura più importante ed in particolare riferimento alle persone ultrasettantacinquenni, le quali non sempre hanno a disposizione adeguata strumentazione per monitorare costantemente lo stato di andamento del proprio stato di salute in casa.
Lo stesso Comitato Tecnico Scientifico nazionale ha suggerito che il monitoraggio delle proprie condizioni cliniche venga fatto con saturimetro – è un dispositivo capace di fornire informazioni preziose sul grado di saturazione dell’ossigeno nel sangue arterioso, attraverso una facile applicazione sul dito di una mano – consentendo di poter affrontare un periodo di incertezza e paura in modo più consapevole. Come dichiarato dal dottore Luca Richeldi, membro del Comitato e direttore di Pneumologia al Gemelli di Roma, presidente della Società italiana di pneumologia, “ogni famiglia dovrebbe averne uno, come il termometro, ma se avere 38 o 39 non fa questa differenza, sapere invece il valore di saturazione dell’ossigeno può dirci se abbiamo una polmonite in corso”.
Da questi elementi è nata una stretta collaborazione tra Anmil, di cui il Comune è socio storico, e l’Amministrazione comunale e cioè un progetto basato sulla attivazione di una campagna di distribuzione gratuita limitata di saturimetri ai cittadini con particolari patologie a maggiore rischio, residenti nel comune. “Abbiamo ideato e proposto fin da subito questo progetto per dare il segno della vicinanza alle persone maggiormente a rischio e contribuire a rafforzare la prevenzione nelle famiglie sanvitesi” ha detto il Sindaco Antonio Di Bisceglie. “La rilevazione dell’ossigenazione del sangue – ha proseguito la Vicesindaca Federica Fogolin – è un parametro fondamentale per valutare se i polmoni riescono ad assumerne in quantità sufficiente e l’uso del saturimetro è semplice, immediato e fondamentale per monitorare le condizioni di salute”.
Dopo il via della Giunta comunale, è stato così stanziato il contributo a favore dell’ANMIL per l’acquisto dei piccoli dispositivi e dopo avere individuato nella società friulana Verdenergia di Sandro Carmisin il fornitore, i saturimetri sono stati consegnati al sodalizio presieduto da Amedeo Bozzer, presidente dell’ANMIL Pordenone – San Vito al Tagliamento.
La seconda parte del progetto prevede la distribuzione e l’istruzione sul corretto utilizzo. A essere interessati dalla distribuzione gratuita limitata dei dispositivi saranno i soci Anmil della sezione sanvitese assieme ad altri sodalizi quali l’Associazione famiglie diabetici del Sanvitese e Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma) e altri. Per questa fase c’è stato anche il coinvolgimento del Distretto del Tagliamento (diretto dal dottore Rosario Sisto) per l’attivazione di un percorso di formazione.
“Trattasi di una iniziativa di importante significato di cura della salute per la prevenzione delle patologie respiratorie – afferma il Direttore Sisto – e si inserisce nel contesto di significative e molteplici azioni sinergiche già in essere tra distretto sanitario e reti locali (Amministrazione comunale e associazioni di volontariato). La triste coincidenza pandemica offre la possibilità di riflettere su come l’utilizzo di un semplice strumento, di basso costo e facilissimo utilizzo, possa aiutare a prevenire danni avanzati in particolari soggetti a rischio (soprattutto patologie respiratorie) e ridurre il ricorso all’ospedale alle fasi acute. Strumento dunque dedicato non solo a fasi avanzate della malattia e che semplifica notevolmente, arricchendolo, anche il dialogo con il proprio medico curante nel monitoraggio dello stato di salute”.
“L’Anmil di Pordenone e il Comune di San Vito al Tagliamento, da molti anni socio istituzionale del sodalizio, da sempre sono impegnati nella tutela delle fasce più deboli del tessuto sociale – spiega il Presidente Bozzer -. Questa volta l’attenzione è caduta su una categoria specifica, ovvero i soci Anmil residenti nel Comune di San Vito, già sofferenti di patologie di tipo respiratorio: ad essi è rivolto il saturimetro, un importante dispositivo sanitario utile per potere riconoscere in tempo reale, in caso di difficoltà respiratoria, la possibile presenza di altre patologie. Esso è caratterizzato dalla semplicità di utilizzo ma, allo stesso tempo, va usato con attenzione e i valori che elabora vanno letti con attenzione. Per questo motivo, sono stati coinvolti anche I Papu, i famosi comici di Pordenone, da sempre vicinissimi al mondo dell’associazionismo e impegnati in iniziative di promozione sociale, che daranno una spiegazione semplice e, allo stesso tempo, divertente dell’utilizzo del saturimetro; ciò, anche per sdrammatizzare, in tempi già difficili, l’argomento”.
La distribuzione dei saturimetri avverrà a scaglioni, su appuntamento, e inizierà giovedì 25 febbraio, nella sede Anmil locale, ai soci sanvitesi, alla presenza del fiduciario dell’associazione Sergio Calcinotto. Si svolgerà nell’arco di 8 ore, due utenti ogni ora, così da consentire una spiegazione funzionale del dispositivo. Saturimetro che sarà dotato già di pila e dunque pienamente da subito in funzione. “Si tratta di una iniziativa – aggiunge l’Assessore Susi Centis – che denota ancora una volta la grande attenzione al mantenimento del benessere, in particolare per le categorie maggiormente a rischio. Questa operazione vuole contribuire a creare quella forma di cultura della prevenzione indispensabile più che mai in questo lungo periodo di pandemia in cui rivolgersi alla struttura ospedaliera, se non indispensabile, può diventare rischioso; e questo per un senso vero di solidarietà sociale”.