Sono senza medico di medicina generale in paese dal dicembre 2016, quando andò in pensione, i 1.500 abitanti di Sarone. La soluzione tampone che è stata trovata dal sindaco di Caneva è quella di avere, da settembre prossimo, un dottore il lunedì e il venerdì mattina per due ore. Troppo poche, hanno detto oggi al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin che li ha accolti, i rappresentanti del Comitato per la tutela della salute pubblica dell’Altolivenza e in particolare il coordinatore Egidio Santin, accompagnato da una decina di saronesi tra cui Rina Daneluz di 97 anni, portati benissimo ma comunque troppi per andare ogni volta all’ambulatorio di Fiaschetti a piedi.
Al presidente Zanin i cittadini hanno chiesto l’attenzione del Consiglio regionale, dopo aver sollecitato l’attenzione del presidente Fedriga e dell’assessore alla Salute Riccardi, affinché si possa arrivare a riavere un medico di base dal lunedì al venerdì e per almeno quattro ore al giorno.
“Il problema è un po’ di tutti i piccoli Comuni della regione, ma certamente in quelli della Pedemontana, come Caneva, e montani si sente di più – ha sottolineato anche il consigliere regionale Emanuele Zanon, presente con il collega Giampaolo Bidoli -, perciò si tratta di trovare una soluzione generale di problemi strutturali attraverso la riforma regionale della sanità. La carenza di medici di base, ad esempio, potrebbe essere affrontata dalla Regione incentivando nuovi ingressi attraverso il finanziamento dei tirocini con delle borse di studio. E poi la loro presenza dovrebbe essere più capillare nei piccoli paesi con molti anziani”, conclude il consigliere.
Zanin ha assicurato di porre l’attenzione sul tema. “Guardando al contingente – spiega – va però tenuto presente che oggi è il medico a decidere in quale sede lavorare, non è più come ai tempi della mutua. L’azione della Regione, che già stanzia il 60% delle proprie risorse finanziarie al sistema Salute, è incentivare la presenza dei medici sul territorio, non da ultimo attraverso degli accordi come quello siglato non più tardi di ieri”, conclude Zanin.