“Il Concorso regionale per Operatori Socio-sanitari è stato bandito dall’Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute (Arcs) nel lontano agosto 2020, proprio durante i primi mesi di emergenza pandemica. La procedura è durata oltre un anno prima di giungere all’approvazione della Graduatoria Finale. Un clamoroso ritardo per la conseguente mancanza di risposte tempestive alle gravi criticità dovute al Covid e non solo”, denuncia il segretario Uil Fpl Fvg Stefano Bressan.
“Una lunga attesa vissuta con frustrazione non soltanto dai candidati risultati idonei al concorso, dopo un anno di sacrifici e impegno per raggiungere il traguardo tanto ambito, ma anche dai dipendenti delle strutture ospedaliere che, con grande sconforto, attendevano forze fresche in tempi utili, ancor più oggi, costretti a sobbarcarsi gli aumentati carichi di lavoro dovuti proprio alla mancata copertura del turn-over”.
“Oggi, questa situazione diventa ancor più paradossale nell’ex provincia di Udine, territorio di competenza dell’AsuFc che, a differenza delle altre aziende, AsuGi e AsFo, dopo oltre due mesi dall’approvazione della graduatoria concorsuale non ha ancora nemmeno provveduto a decretare l’assunzione dei vincitori. Tuttavia bisogna evidenziare come in questi casi le assunzioni siano state estremamente contingentate. Le Direzioni aziendali s’impegnano a coprire una dotazione organica che non rispecchia le reali e concrete esigenze di fabbisogno assistenziale in quanto non tiene conto di molteplici fattori che gravano sul personale, primo fra tutti l’elevata compagine di personale con limitazioni, pari al 25-30% della dotazione complessiva, che a oggi non svolge l’attività di Oss e, quindi, non dovrebbe essere considerata parte attiva dell’organico. Oltre a ciò non possiamo dimenticare le centinaia di unità sospese o differite per inadempimento vaccinale”, prosegue la Uil Fpl Fvg.
“Le Aziende hanno vissuto lo spettro del Covid con il timore di arrivare sguarnite e impreparate a una nuova ondata di contagi, e oggi che l’incidenza torna a salire i nodi giungono al pettine e il sistema rischia il collasso. La situazione è critica e ai tavoli di contrattazione aziendali abbiamo ripetutamente sollecitato lo scorrimento della graduatoria del Concorso Oss 2020 in AsuFc e chiesto d’incrementare il numero di assunzioni alle altre Aziende che hanno iniziato a scorrere la graduatoria”.
“A oggi AsuGi ha chiesto l’utilizzo per 25 unità mentre la reale necessità per il 2022 è di almeno 150 unità, AsFo ne ha chieste 76 mentre la reale necessità per il 2022 è di almeno 100 unità e in AsuFc, che non ha ancora stabilito il fabbisogno, la reale necessità per il 2022 si potrebbe aggirare attorno alle 200 unità. Abbiamo chiesto alla Regione d’intervenire per assicurare maggiori assunzioni di Operatori Socio-Sanitari per fronteggiare le numerose criticità acuite dalla pandemia Covid-19”, conclude Bressan.