Argomenti quali la sessualità e la fertilità sono peculiari. Per quanto riguarda la sessualità coinvolgere il partner nel percorso per affrontare insieme difficoltà, incertezze, supportando e offrendo consigli.
“Per quanto riguarda la fertilità, alla donna giovane di età inferiore a 38 anni, viene data la possibilità di fare la raccolta degli ovociti, affinché, indipendentemente dal percorso di cura che dovrà affrontare, la possibilità di una gravidanza non sia preclusa – spiegano dal Cro -. L’Istituto collabora con l’ospedale di Pordenone nel progetto Pma (Procreazione Medicalmente Assistita) con il quale, lavorando in stretta collaborazione, accompagniamo la donna in questa delicata fase del percorso. Va sottolineato che il trattamento chemioterapico, se richiesto, non preclude la possibilità di una gravidanza successiva al periodo di cura. E’ un desiderio che deve essere esplicitato sin dall’inizio affinché i farmaci utilizzati siano a ridotta tossicità ovarica. E’ importante il coinvolgimento del partner, familiari sia come supporto sia nel caso di sospetta ereditarietà”.
“Talvolta – sottolineano gli esperti del centro di Aviano – la comparsa di un tumore mammario in giovane età può essere collegato a una predisposizione familiare o ereditaria, che può essere indagata attraverso il test genetico. In questa fase è importante comprendere non solo l’opportunità data dal poter fare il test, ma anche dalle conseguenze che da questo deriva. Oltre al genetista, infatti, è presente lo psicologo per offrire un supporto adeguato”.
Sessualità e fertilità: due diritti inviolabili
La malattia non impedisce di amare e poter concepire figli
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