E’ giunto alle battute finali il progetto biennale “Identificazione precoce degli alunni con sospetto disturbo specifico dell’apprendimento”, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale del Fvg insieme all’Irccs materno infantile “Burlo Garofolo”, all’Istituto comprensivo Roiano-Gretta di Trieste e alla Regione Friuli Venezia Giulia, che ha avuto come obiettivo l’identificazione precoce degli alunni con difficoltà scolastiche, la riduzione del numero di bambini con sospetto Dsa che accedono ai servizi sanitari e il potenziamento delle azioni di supporto da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Il progetto ha coinvolto un campione statisticamente significativo di classi seconde di scuola primaria distribuite in modo uniforme su tutto il territorio regionale.
“La prima fase – ha chiarito Giovanna Berizzi, referente dell’iniziativa e responsabile Dsa e Formazione dell’Ufficio scolastico regionale – è stata la formazione del personale coinvolto nel progetto. In un secondo momento c’è stata l’ identificazione/screening precoce di potenziali problemi nelle sfere dell’apprendimento, al quale è seguito un intervento precoce sulle difficoltà d’apprendimento con attività di potenziamento a favore dei bambini ritenuti a rischio di sviluppare un disturbo specifico, al fine di un efficace e mirato invio alle strutture specialistiche sanitarie dei soggetti resistenti alle modifiche della didattica. Per gli interventi di identificazione precoce e potenziamento è stato utilizzato un programma on line di screening e potenziamento (Programma “InTempo” della Cooperativa Sociale Anastasis).
Attraverso una formazione mirata, il progetto ha favorito la sinergia tra insegnanti e psicologi nel processo di individuazione e gestione delle difficoltà scolastiche e/o dei disturbi specifici
dell’apprendimento. La sperimentazione dell’integrazione tra le diverse competenze professionali è anche servita a definire un modello di azione che potesse avere una ricaduta estesa a tutte le scuole del territorio regionale”.
“I risultati presentati oggi – ha sottolineato il direttore generale del Burlo, Stefano Dorbolò – sono il frutto di un lavoro di squadra in cui l’integrazione e la sinergia tra le istituzioni e i professionisti sono stati fondamentali. Credo che al di là dei dati, dei risultati e degli aspetti scientifici non vada trascurata anche l’evidenza del valore etico di questo lavoro. È stato un importante progetto di inclusione”.
“Sono certa che il benessere dei nostri ragazzi – ha dichiarato l’Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen – sia responsabilità di tutti e che la scuola in primis si debba impossessare di tutti i progressi che la ricerca ha apportato per lo studio dell’apprendimento e la prevenzione dei disturbi a esso collegati: deve vincere la rete”.