La Giunta regionale ha approvato su proposta del vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, le linee di indirizzo e di programmazione del fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, di cui al decreto ministeriale 27 ottobre 2020 “criteri e modalità di utilizzo delle risorse del Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare per gli anni 2018-2019-2020”.
“Considerato che le politiche regionali a favore della domiciliarità attuate nel corso degli anni hanno portato a un sistema di welfare ben radicato sul territorio anche grazie alle misure di sostegno indiretto sostenute da risorse nazionali, tramite il fondo per le non autosufficienze, e regionali, con particolare riferimento al Fondo per l’autonomia possibile (Fap) – ha specificato Riccardi – si ritiene in questa prima fase di applicazione del decreto ministeriale di destinare gli interventi economici previsti ai caregiver familiari residenti in regione che assistono persone non autosufficienti e che non siano già beneficiarie di specifici contributi regionali a sostegno della domiciliarità“.
“Nelle more di una legge organica a tutela e riconoscimento del ruolo del caregiver familiare, il dipartimento per le politiche della famiglia ha emanato un decreto che, nel definire criteri e modalità di utilizzo del Fondo dedicato, assegna alle Regioni le relative risorse riferite al triennio 2018-2019-2020 – ha aggiunto Riccardi -; per il Friuli Venezia Giulia è prevista l’assegnazione di 1.591.731,63 euro”.
L’erogazione avviene in un’unica soluzione su specifica richiesta delle Regioni, corredata dagli indirizzi integrati di programmazione, condivisi con le organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità, e da una scheda contenente il piano di massima delle attività e un cronoprogramma. “Si è già provveduto a condividere la programmazione con la Consulta disabili e a inviare la richiesta al Ministero allegando una bozza di linee di indirizzo, piano di massima e cronoprogramma” ha informato Riccardi.
Le linee di indirizzo e di programmazione, tenendo conto delle indicazioni ministeriali, anche in relazione alla situazione epidemiologica, prevedono di destinare le risorse agli ambiti sociali per la successiva attribuzione in via prioritaria ai caregiver familiari delle persone non autosufficienti individuate dal Ministero ovvero caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima, caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali, comprovata da idonea documentazione, programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.
I contributi saranno concessi su progetto personalizzato ai caregiver di casi che non sono già beneficiari di Fap, Fondo gravissimi o Fondo Sla, prevedendo la corresponsione di 300 euro mensili per un massimo di 12 mesi, senza obbligo di rendicontazione. A breve partirà l’iter per l’approvazione dell’apposito regolamento attuativo tramite decreto del presidente.
“Le risorse a sostegno dei caregiver familiari che la Giunta, adempiendo al relativo decreto ministeriale, ha disposto attraverso l’approvazione delle linee di indirizzo del fondo, sono un passo positivo. Ora se ne compia un altro portando in Aula il nostro progetto di legge per il riconoscimento formale, la regolamentazione e il sostegno di queste figure”. Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau commentando la delibera approvata oggi dalla Giunta regionale con la quale si fissano le linee di indirizzo e di programmazione del fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, adempiendo al decreto dei ministri per le Pari opportunità e la famiglia e del Lavoro e delle politiche sociali, del 27 ottobre 2020.
“Il primo livello di assistenza e cura non professionale, in molti casi, è quello familiare. In Fvg sono migliaia le persone che dedicano gran parte della loro vita alle necessità di familiari bisognosi di una continua assistenza, perché anziani o gravemente malati. Per questo le risorse che arrivano dal Governo sono importanti per dare una prima risposta alle necessità di assistenti e assistiti” continua Da Giau, prima firmataria della proposta di legge presentata dal Pd lo scorso anno proprio per riconoscere e sostenere i caregiver.
“Giustamente Riccardi richiama all’attesa di un quadro normativo nazionale, ma è tempo di portare in Aula la nostra proposta di legge. Chiediamo alla Giunta di far valere la nostra autonomia regionale anche nell’identificare la figura del caregiver, oltre la definizione nazionale, con lo sguardo attento ai cambiamenti sociali in atto nelle famiglie che vedono fare i caregiver persone anche molto giovani e anche amici, non solo parenti. Riconoscere, valorizzare, sostenere il servizio svolto dai caregiver, preoccuparsi dei loro progetti di vita e della loro salute, oltre che di quella dei loro assistiti, è un dovere e una sfida che, anche in termini innovativi, la nostra Regione dovrebbe cogliere”.