“Grazie alla ricerca e alle nuove sperimentazioni, allo sforzo, alla straordinaria competenza, alla passione e all’abnegazione dei professionisti della salute e dei ricercatori, gli uomini e le donne, e purtroppo anche i bambini e le bambine malati, oggi possono fare affidamento su cure sempre più all’avanguardia, nella lotta a un male contro il quale abbiamo sempre più armi. Sono sostanziali, riconosciuti a livello internazionale, i grandi passi avanti ottenuti in campo oncologico dal Sistema sanitario regionale nel suo complesso”.
Lo ha sottolineato questa mattina, a Udine, l’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto alla presentazione del Rapporto regionale sui 25 anni di registrazione dei tumori in Friuli Venezia Giulia, curato dal Centro di riferimento oncologico (Cro) di Aviano, rappresentato dal suo direttore generale Francesca Tosolini. All’illustrazione, avvenuta nella sede della Regione a Udine, hanno preso parte numerosi esperti di epidemiologia, oncologia, e i direttori generali delle azienda sanitarie del Friuli Venezia Giulia.
Sono più di 279.000 le diagnosi di tumore documentate nel corso dei 25 anni di attività del Registro Tumori del Friuli Venezia Giulia. I dati, raccolti tra il 1998 e il 2023, sono stati presentati questa mattina a Udine, nella sede della Regione, nel corso di un convegno, occasione per illustrare anche la speciale pubblicazione che fotografa un quarto di secolo dell’Oncologia in Fvg. Un percorso che ha visto impegnati migliaia di operatori sanitari di tutte le discipline e coinvolto – direttamente come pazienti o indirettamente come congiunti – quasi un cittadino su due.
Il Registro è una struttura del Sistema Sanitario Regionale istituita nel 1998 per aumentare la dimensione e le potenzialità della pre-esistente raccolta dati attiva dagli Anni ’70 nell’ex provincia di Trieste. Con la sua estensione alla popolazione regionale, la gestione è stata presa in carico dagli epidemiologi del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, alla luce dell’esperienza maturata come IRCCS anche nell’ambito degli studi internazionali.
La raccolta e il controllo di qualità di tutte le informazioni oncologiche sono gestiti attraverso un processo misto, elettronico e manuale. Un software dedicato – messo a punto da Sanità Digitale, Insiel Spa e dall’Azienda regionale di Coordinamento per la Salute – raccoglie automaticamente dal Sistema informativo regionale, nel rispetto dei regolamenti sulla privacy, i dati legati a una malattia oncologica nei residenti in Friuli Venezia Giulia. Queste informazioni vengono poi controllate manualmente da personale specializzato del CRO di Aviano per completezza e accuratezza.
Se nei primi Anni ‘90 il Friuli Venezia Giulia era uno dei territori con la più alta incidenza di tumori – in larga parte per stili di vita nocivi, come il fumo e il consumo eccessivo di alcol – tra il 2015 e il 2019 il dato tra gli uomini (677 nuovi casi ogni 100.000 abitanti maschi) era inferiore a quello delle altre regioni del Nord (730 casi) e del Centro Italia (699 casi). Situazione particolarmente positiva per il cancro del polmone, con 79 nuovi casi/annui per 100.000 uomini contro una media di 107 al Nord, 100 al Centro e 103 al Sud.
Il miglioramento, nel corso degli anni, si nota anche per le donne, sebbene l’incidenza in FVG risulti ancora la più alta d’Italia, con 677 nuovi casi ogni 100.000 abitanti femmine a fronte dei 509 al Nord, 482 al Centro e 424 al Sud. Pesa, in particolare, l’alta frequenza dei tumori della mammella, del polmone e del melanoma cutaneo. Per queste due ultime neoplasie, si segnalano, però, sostanziali differenze su base territoriale, con numeri significativamente più alti nelle ex province di Gorizia e Trieste, legati a stili di vita quali il fumo e l’esposizione ai raggi solari.
L’incidenza dei tumori del colon-retto tra i cittadini (uomini e donne) del Friuli Venezia Giulia risulta inferiore a quella delle altre aree italiane, incluso il Meridione, anche grazie alla partecipazione allo specifico screening offerto gratuitamente alla popolazione.
(foto: Arc)