L’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina comunica che da sabato 18 dicembre riapre il Centro vaccinale al terminal passeggeri del Molo IV di Trieste.
La giornata di sabato 18 sarà interamente dedicata alle vaccinazioni pediatriche, presidiate dal personale dell’Irccs Burlo Garofalo, fascia di età compresa tra i 5 e 11 anni, per un totale di 300 dosi.
A seguire, saranno somministrate vaccinazioni anti-Covid a tutta la popolazione, compresa la fascia dei più piccoli. Il centro disporrà di tre linee vaccinali da cinque box ciascuno, per totali 15 box. A pieno regime sono rogabili 1.650 dosi al giorno.
Le prenotazioni potranno avvenire con le consuete modalità: call center regionale (0434-223522, attivo da lunedì a venerdì dalle 7 alle 19, sabato dalle 8 alle 14); sportelli cup, farmacie abilitate e webapp.
AsuGi ringrazia la Fondazione CRTrieste che, con questo intervento, prosegue il suo supporto alla tutela della salute della collettività, dopo aver già sostenuto l’apertura del Centro vaccinale allestito nella Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio. Per questa riapertura la Fondazione CRTrieste ha inteso essere nuovamente a fianco dell’Azienda, sostenendo le spese per l’affitto e l’allestimento degli spazi, l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, la copertura assicurativa degli operatori sanitari volontari coinvolti e il contributo al trasporto delle persone anziane o con limitazioni alla mobilità che possono così essere accompagnate nella struttura.
“Nell’ultimo anno, per rispondere al momento delicato che stiamo vivendo, la Fondazione CRTrieste ha voluto orientare il suo agire al sostegno al settore della ricerca medica e dell’assistenza, con interventi a favore degli ambiti di emergenza che, di volta in volta, si manifestano”, ha dichiarato il Presidente della Fondazione CRTrieste, Tiziana Benussi. “Oggi è fondamentale garantire la tutela della salute anche delle fasce di popolazione più giovani e di agevolare la migliore copertura di chi ha già ricevuto le prime dosi di vaccino e può così accedere alla terza. Solo così si potrà continuare a beneficiare delle libertà che i vaccini hanno permesso di riottenere e proseguire il ritorno verso la normalità”.