L’insorgenza di un cancro richiede un impegno totale, che costringe la persona a riflettere sul proprio passato e, soprattutto sul futuro. Nel caso delle donne giovani le reazioni all’esperienza di malattia sono determinate anche dalla specifica fase di vita vissuta orientata al raggiungimento di traguardi professionali, familiari e personali.
“Strutture all’avanguardia, professionisti preparati e motivati, volontà nel trovare migliori percorsi personalizzati al paziente: questo è quanto possiamo fare al Cro per chi, non avendo scelto, si trova in una situazione che lo costringe a vedere in modo diverso persone, cose e sentimenti. Il percorso parte dalla donna con le sue esigenze, difficoltà, peculiarità a cui noi come professionisti cerchiamo di dare una risposta ad ogni aspetto specifico che lei si troverà ad affrontare con umanità, professionalità, competenza e sorrisi”, dicono gli operatori.
Visita senologica se si accende qualche allarme
Il percorso che l’Istituto di Aviano offre, inizia con la visita senologica. La donna se sente, o nota, qualche cambiamento, deve in prima battuta rivolgersi al medico di medicina generale, il quale può attivare la visita chirurgica senologica utilizzando due modalità. La prima chiamando il ‘Numero Rosa’ (0434 659888). Il progetto, attivo da diversi anni, coinvolge i medici i medicina generale che possono inviare le loro assistite, utilizzando una via preferenziale per i problemi ginecologici e/o mammari. Viene garantita la visita chirurgica senologica entro 24-48 ore con impegnativa. E’ importante ricordare che la chiamata deve essere eseguita dal proprio medico, il quale presenterà il caso. La seconda modalità è con l’impegnativa per visita chirurgica senologica. La donna chiama il Cup (Centro unico di Prenotazione del Cro: 0434 659900) e fissa la data della visita. I tempi d’attesa sono mediamente di 3-4 giorni.
Accertamenti rapidi, con al fianco l’infermiere
Il chirurgo senologo, dopo la visita e l’anamnesi, stabilirà gli accertamenti richiesti che possono essere mammografia, ecografia mammaria e/o ascellare, eventuale ago aspirato/ago biopsia. Per la donna giovane oltre a questi esami, se c’è un sospetto di carcinoma mammario, è richiesta la risonanza magnetica mammaria. Alla visita è presente l’infermiere di senologia e, da questo momento, inizia la presa in carico della donna per tutto il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale che verrà richiesto. Il chirurgo senologo prepara le varie impegnative, mentre la donna lascia il suo recapito telefonico e dovrà attendere a domicilio la chiamata dalla segreteria della radiologia. La richiesta di accertamenti arriva al radiologo da parte dell’infermiere di senologia che presenta il caso, indicando la priorità stabilita dal chirurgo senologo.
Esito in giornata: agobiopsia alle 9, referto alle 15.30
Per la fase diagnostica, in Istituto è attivo il progetto One Day Diagnosis, cioè diagnosi in giornata. Alla donna giovane e altri selezionati casi è proposta questa modalità. Significa che la paziente arriva in radiologia entro le ore 9, esegue l’agobiopsia mammaria (vengono prelevati dei frustoli di tessuto del nodulo, questi vengono inviati in anatomia patologica) e verso le 15.30 dello stesso giorno viene fornita la diagnosi. Prima della consegna alla donna, c’è un incontro tra anatomo patologo, chirurgo senologo, radiologo e infermiere di senologia con stesura di una relazione condivisa tra i professionisti. La risposta viene consegnata alla donna dal radiologo, chirurgo senologo e l’infermiera di senologia con eventuale compilazione della base di ricovero in caso necessiti un intervento chirurgico. Nel caso in cui ci sia necessità di iniziare il trattamento medico prima dell’intervento chirurgico, all’incontro partecipa anche l’oncologo medico.
Tecnica conservativa, se serve c’è il chirurgo plastico
Oggi la tecnica chirurgica principale è di tipo conservativo, cioè la quadrantectomia con eventuale linfonodo sentinella e successivamente completata con la radioterapia. A volte, però vi è l’esigenza di un intervento demolitivo, cioè la rimozione totale della ghiandola mammaria. Le nuove frontiere chirurgiche permettono di fare interventi demolitivi associati all’intervento del chirurgo plastico con posizionamento immediato della protesi definitiva. Il chirurgo plastico è presente in Istituto un giorno alla settimana in convenzione con la chirurgia plastica dell’università di Udine.
Lavoro di equipe, così il caso è noto ai vari professionisti
Tutti i casi seguiti con trattamento medico e/o chirurgico, vengono discussi durante gli incontri multidisciplinari. In questa occasione viene deciso e condiviso il proseguo terapeutico, eventualmente diagnostico.
Nei giorni successivi la donna sarà contattata dalla segreteria della chirurgia senologica per fissare la data del colloquio con il chirurgo senologo e la consegna dell’esame istologico post intervento chirurgico con eventuali appuntamenti per il proseguo terapeutico. Questo permette alla donna di non dover pensare a prendere i vari contatti.
Nelle visite che seguirà con i vari professionisti la donna sarà un caso “noto” in virtù dell’incontro multidisciplinare avvenuto precedentemente.