Da domani, la campagna vaccinale in Fvg presenta un’importante novità. Sarà attiva, infatti, la Web App per le prenotazioni messa a punto da Insiel, illustrata nel corso di una conferenza stampa con il governatore Massimiliano Fedriga e il vice Riccardo Riccardi.
Trattandosi di una Web App – quindi utilizzabile senza bisogno di essere scaricata – si potrà utilizzare su tutti i dispositivi mobili, dallo smartphone al tablet, passando per il pc.
Questo nuovo canale amplia le modalità di prenotazione, affiancandosi a Cup, Call center e farmacie che restano attive. Si potrà accedere in due modalità: attraverso lo Spid o con la tessera sanitaria. Sarà possibile eseguire la prenotazione non solo per sé stessi, ma anche per altre persone (attraverso la loro tessera sanitaria). Il sistema, attivo sette giorni su sette nell’arco delle 24 ore, consentirà di scegliere la data e il luogo della somministrazione.
Il sistema è stato ‘adattato’ all’ultima ordinanza del commissario Figliolo, quindi si potranno prenotare solo le categorie attualmente ammesse alla vaccinazione: sanitari, persone fragili e loro caregiver e over 60. Nel merito, va precisato che contrariamente a quanto indicato inizialmente, al momento le prenotazioni non sono aperte a tutti i nati nel 1961, ma solo a chi ha già compiuto 60 anni.
Il sistema è studiato in modo tale da non andare in sovraccarico anche nel caso di un grande numero di accessi; l’utente potrà ‘restare in attesa’ fino a quando non sarà disponibile il servizio.
Riccardi, ringraziando tutti i professionisti impegnati nella gestione della pandemia, ha sottolineato come “migliore accessibilità e prossimità sono due elementi che questa pandemia ha messo in risalto, assieme alla lentezza del processo di digitalizzazione del sistema. Pensiamo al lavoro sui dati, fondamentali per le decisioni da prendere anche con rapidità. Questa innovazione, quindi, è un passo nella giusta direzione”.
“Grazie a Riccardi che sta coordinando tutto il sistema salute”, ha esordito Fedriga. “L’innovazione delle risposte, come quella che vediamo oggi, sono anche merito suo. Ringrazio anch’io tutta la squadra in prima linea. La Web App sarà estremamente importante, perché favorire la partecipazione, semplificando la prenotazione, è fondamentale. Non nascondiamo che nella nostra Regione su alcune fasce le adesioni sono ancora basse rispetto ad altri territori. Questo è uno degli strumenti che potrà favorire la partecipazione. E’ pensata per alleggerire le criticità, come il boom di richieste non appena si aprono le adesioni per una nuova categoria. Un altro aspetto importante è che il sistema consente di scaricare direttamente tutta la documentazione, accorciando i tempi nel momento della somministrazione”.
“Penso al nipote che prenota per il nonno novantenne: con questa procedura, scaricati i moduli, si potrà anche consultare il medico di base ed essere pronti per la data della prenotazione con tutte le informazioni”, ha detto ancora Fedriga. “Dobbiamo dire con chiarezza che abbiamo a disposizione i vaccini più sicuri presenti al momento sul mercato. Gli effetti avversi sono inferiori rispetto a molti medicinali che utilizziamo abitualmente. I processi delle agenzie (come Ema e Aifa), che possono sembrare confusi, servono in realtà a tutelare i cittadini e dimostrano che i controlli sono costanti e c’è anche più cautela di quanto sarebbe strettamente necessario. Affidiamoci alla scienza e non all’ultimo post dei social”, è l’appello di Fedriga. “Per questo è importantissima la comunicazione, che va fatta in modo realistico e veritiero. I numeri di somministrazioni – basati su milioni di persone – consentono di avere dati altamente affidabili”.
Riccardi ha ricordato i dati delle prenotazioni che sono al 72% nella fascia 80-89 anni e al 66% nella classe 70-79 anni, con AstraZeneca, al di sopra delle aspettative. Il problema riguarda gli Over 90, che al momento sono prenotati solo al 47% (su 5.338). A venerdì, tra gli Over 80 il 77,3% di quanti si sono prenotati (79.527 persone) ha ricevuto la prima dose (61.502) e il 60% anche il richiamo”.
“Sui più anziani, lavoreremo con una campagna tramite lettera e telefonate, ma è un aspetto delicato: non possiamo ‘incentivare’, ma solo comunicare la disponibilità della vaccinazione, lasciando la libertà di scelta anche alle loro famiglie nel caso degli ultra anziani”. Riccardi ha poi risposto a una domanda sulla categoria ‘altro’ che, per il portale della Presidenza del Consiglio, vede in Fvg oltre 53mila persone. “A noi, risultano 251 somministrazioni, quindi anche noi vogliamo capire cosa il Governo consideri in questa categoria. Noi abbiamo vaccinato, come da indicazione, forze dell’ordine, forze armate, personale della scuola, Protezione civile e altre categorie ‘essenziali’ prendendo in considerazione anche la legge sul diritto allo sciopero. Io e Fedriga non ci siamo vaccinati e questo testimonia che abbiamo seguito i piani…”, ha detto ancora Riccardi, ironizzando sulle accuse di un utente social, che lo indicava come tra le persone vaccinate ancora nel corso del Vaccine Day di dicembre (e contro la quale il vicepresidente ha annunciato querela).
“Quando il Governo parlava di servizio essenziale, alcune categorie si sono sentite legittimamente riconosciute anche perchè sono stati, spesso, gli stessi ministri a indicarlo, pensiamo al caso del settore giustizia”.
Fedriga ha poi risposto in merito alla lettera degli Anestesisti, che denunciavano, tra le altre cose, numeri non corrispondenti alla realtà sull’occupazione delle terapie intensive. “Abbiamo verificato la suddivisione delle ospedalizzazioni tramite i dirigenti delle Aziende sanitarie. Io non faccio il medico e non dico dove deve essere ricoverata una persona. Sulla questione, però, mi preme sottolineare come siano stati regolarmente smentiti i miei appelli al senso di responsabilità in questa fase della pandemia”, ha detto il governatore, riservando l’ennesima stoccata alle opposizioni.
“Noi abbiamo sempre spinto, come Fvg, ad andare per fasce d’età, perché abbiamo visto come la mortalità incida soprattutto sugli anziani e, di conseguenza, anche la pressione sugli ospedali”, ha poi aggiunto Fedriga plaudendo alle decisioni del premier Draghi e all’ordinanza Figliuolo.
“In settimana – ha poi annunciato Riccardi – arriveranno le prime 3.500 dosi di Johnson & Johnson. Questo vaccino ha indicativamente le stesse prestazioni di AstraZeneca, ma con il vantaggio che richiede una sola dose. Studieremo un modello organizzativo che consenta di usarlo, ad esempio, nelle zone più difficilmente raggiungibili, dove sarà sufficiente recarsi una sola volta”.