“I medici di famiglia hanno scelto di svolgere un ruolo delicato e fondamentale a tutela della salute dei cittadini. Sempre e ancor più in una fase drammatica come quella che stiamo vivendo da un anno. Non voglio credere che la mancata firma sull’accordo per il loro coinvolgimento nella campagna di vaccinazione, in FVG come in altre regioni, sia legata alle tariffe per le somministrazioni. Un equivoco che non fa altro che alimentare tensioni e sfiducia tra i cittadini-pazienti. Proprio per fare chiarezza presenterò un’interrogazione al ministro Speranza, confidando che il nuovo governo faccia quello che il precedente non ha fatto: rendere chiare ed omogenee le norme su tutto il territorio nazionale”. Così il deputato di Forza Italia Roberto Novelli, commentando i contrasti sorti in Friuli Venezia Giulia tra i medici di medicina generale e le aziende sanitarie in merito alle condizioni per il loro impiego nella campagna vaccinale.
“Il 21 febbraio è stato siglato un protocollo nazionale tra Governo, Regioni e sindacati, demandando ad accordi regionali le fasce di popolazione da vaccinare e i compensi aggiuntivi. Accordi che in alcune regioni erano peraltro già stati sottoscritti ancor prima. Il governo dica quante e quali regioni li hanno sottoscritti e a quali condizioni economiche, quanti medici hanno aderito e quali motivi hanno impedito la sottoscrizione. Siamo in una situazione di emergenza e sono certo che il senso di responsabilità di tutte le parti in causa prevarrà su ogni altra cosa”, conclude Novelli.