Giornata importante per il proseguo della campagna vaccinale anti-Covid in Fvg. Questa mattina, infatti, è stato ufficialmente inaugurato il nuovo centro per le vaccinazioni negli spazi della Fiera di Udine. Al taglio del nastro, a Martignacco, anche il governatore Massimiliano Fedriga e il vice Riccardo Riccardi.
Il centro, realizzato nel padiglione 8 del quartiere fieristico, ha aperto alle 8 e già moltissime persone si sono messe in coda per ricevere la loro prima o seconda somministrazione del vaccino.
Sempre oggi, poi, sono partite le prenotazioni per due distinte categorie, ovvero le persone fragili (disabili e con patologie gravi) e gli anziani compresi nella fascia 79-75 anni. Come nei precedenti casi, le prenotazioni potranno avvenire tramite Call Center 0434-223522, Cup e Farmacie abilitate.
Tantissime, come c’era da attendersi, le richieste che hanno messo a dura prova il sistema informatico. Come nella prima giornata riservata agli Over 80 si sono registrati dei disservizi, che sono stati poi tempestivamente risolti. Prese d’assalto le farmacie, ma anche il call center regionale è stato subissato di richieste.
I più fortunati, sono riusciti a prenotare già per oggi la prima dose. In molti, quindi, si sono presentati subito in Fiera per ricevere la somministrazione. Il boom di richieste – e il fatto che in molti non avessero compilato i moduli del consenso informato – ha creato qualche rallentamento nelle operazioni. Ma alla fine tutte le persone, con un po’ di pazienza, sono state vaccinate.
“Alle 12 di oggi le prenotazioni per le vaccinazioni a favore delle classi di età 79-75 anni e per le persone con vulnerabilità ammonta complessivamente a circa 16.695 unità“, ha detto Riccardi. “In particolare, dal momento in cui sono state aperte le agende, si sono prenotate 9.673 persone per la fascia di età 79-75 mentre per le categorie dei vulnerabili il numero di prenotazioni è di 7.022 unità, per un totale complessivo pari a 16.695″.
“Il sistema delle prenotazioni – aggiunge Riccardi – già testato nei mesi precedenti, sta rispondendo bene; l’elevato numero di prenotazioni nel giro di qualche ora dall’avvio delle aperture delle agende per queste nuove categorie di persone ne è una chiara testimonianza”.
“Questo centro vaccinale è un simbolo dell’impegno profuso non solo dal Friuli Venezia Giulia ma da tutte le Regioni per portare avanti la campagna vaccinale che di fatto si poggia esclusivamente sull’organizzazione regionale”, ha detto Fedriga, ricordando come le vaccinazioni anti Covid-19 stiano proseguendo “di fatto sulle gambe delle Regioni: il personale è regionale e la logistica di questi centri è in capo a noi”.
Un inciso ha riguardato il tema delle risorse umane: “Avevamo chiesto un’implementazione considerando il fabbisogno di 600 operatori sanitari ma a livello nazionale, delle 300 unità promesse ne sono arrivate solo 50. Quello che ci è garantito sono le dosi di vaccino che auspico ci vengano fornite a sufficienza”.
“Mettere sul banco degli imputati le Regioni – ha aggiunto – dopo lo sforzo che continuiamo a fare malgrado le molte difficoltà, pensiamo ad esempio alle modifiche legislative richieste per la semplificazione della somministrazione dei vaccini, mi sembra inaccettabile e lo farò presente in sede di Conferenza delle Regioni. La continua umiliazione delle tante persone che si stanno impegnando per portare avanti questa campagna vaccinale e per mettere in sicurezza i cittadini non può più essere accettata”.
A dettagliare sul centro di vaccinazione massiva è stato Riccardi che ha evidenziato l’indispensabilità dei siti vaccinali aperti nell’arco di queste settimane su tutto il territorio. “Sono strumenti indispensabili per rendere il più efficace possibile la somministrazione dei vaccini – ha detto -. Quello inaugurato oggi si inserisce all’interno di un sistema organizzativo testato in queste settimane in molte località del territorio a partire da Cividale del Friuli e che vedrà l’apertura nel fine settimana di un centro anche a Latisana; questo ci consentirà di offrire un’organizzazione puntuale per dare risposte alla comunità. L’auspicio è che il sistema sanitario, con un anno di fatica alle spalle, possa continuare come ha sempre fatto il suo imponente impegno”.
Riccardi ha anche auspicato una programmazione puntuale delle agende, tenuto soprattutto conto dell’apertura alle categorie della vulnerabilità e alle persone comprese fra i 79 e i 75 anni.
Nel dettaglio, il centro è dotato di 14 postazioni di accettazione e 18 di somministrazione, che consentono di inoculare 2.000 dosi vaccinali al giorno. Oggi, primo giorno di messa in funzione dell’attività, ne sono previste 600 ma già da domani ne sono programmate un migliaio. L’obiettivo è di vaccinare sette giorni su sette.
Il sito è immediatamente riconoscibile, privo di barriere architettoniche con un’attività di accoglienza fluida, agevolata da spazi generosi e percorsi in sicurezza senza creare assembramenti. Le tre parole che qualificando il centro, come è stato spiegato, sono: accoglienza, efficienza e sicurezza delle cure.