Sta per entrare nel vivo, anche in Italia, la campagna di vaccinazione anti-Covid. L’agenzia europea del farmaco, l’Ema, infatti, potrebbe dare il via libera al primo ‘candidato’, quello targato Pfizer-BioNTech già il 23 dicembre. Una notizia attesa da tutti i cittadini dell’Ue, dopo che il vaccino era già stato approvato dalla Gran Bretagna, dal Canada e dagli Usa.
Entra, quindi, nel vivo il lavoro di preparazione per una delle operazioni di più vasta portata dal punto di vista sanitario. “Domani – ha anticipato il ministro Francesco Boccia – con il ministro Roberto Speranza, il commissario Arcuri e il capo dipartimento della Protezione civile Borrelli terremo la riunione finale per varare il piano. Le Regioni hanno fatto un eccellente lavoro”, ha sottolineato Boccia.
Proprio ieri, nel consueto punto della situazione sul Coronavirus, anche il governatore Massimiliano Fedriga era tornato sul tema della campagna vaccinale. “Oggi la prospettiva di vaccinazione contro il Covid-19 è più vicina, ma dobbiamo tenere duro per fare in modo che il sistema sanitario, già sotto stress, non debba reggere l’urto di una eventuale terza ondata del virus partendo da una situazione ancora più complessa dell’attuale”.
“Ci siamo già dotati di frigoriferi adatti a conservare il vaccino prodotto dalla Pfizer e attendiamo la consegna di dosi sufficienti a immunizzare 56mila persone: a partire dagli operatori sociosanitari e dagli ospiti delle strutture residenziali per anziani. In questo modo tuteleremo per prime le persone che si prendono cura degli ammalati, mettendo in sicurezza il sistema sanitario e i soggetti più a rischio”, sono le parole di Fedriga che ha poi annunciato come “a breve partirà la campagna d’adesione alla vaccinazione tra gli operatori sanitari e spero che l’adesione sia il più alta possibile. Personalmente posso comprendere che alcuni cittadini abbiano dei dubbi sui vaccini, ma in questo caso l’Istituto superiore di sanità ha testato il vaccino su una platea molto ampia di soggetti e, anche se le procedure sono state autorizzative sono state accelerate, dobbiamo fidarci di chi è chiamato a fare queste valutazioni. Ogni farmaco può avere, in alcuni casi, effetti indesiderati ma in questo caso credo che i pro siano decisamente superiori ai contro ed anzi ritengo che serva un chiarimento sul fatto che alcune nazioni abbiano già dato il via alle vaccinazioni, dato che in questa situazione il tempo è un elemento chiave per salvare le vite delle persone”.
“Purtroppo – ha proseguito il governatore – temo che in questa fase il Governo, nonostante la campagna d’assunzioni avviata, non riuscirà a garantire personale dedicato alle operazioni di vaccinazione, quindi il nostro sistema sanitario dovrà farsi carico anche di quest’onere. In ogni caso sto interloquendo con Roma, assieme agli altri presidenti di Regione, in merito alle misure che verranno adottate nelle prossime settimane, le quali devono essere coerenti con le strategie attuate finora ed essere percepite come giuste dai cittadini che le devono osservare”.