L’Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia si è confermata compatta nel valutare positivamente anche la mozione 176, incentrata sulla “Costituzione della Rete geriatrica regionale”.
L’istanza, presentata dalla prima firmataria Simona Liguori (Cittadini), insieme al collega di partito e capogruppo Tiziano Centis, nonché ai consiglieri Giampaolo Bidoli (Patto per l’Autonomia), Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), Franco Iacop e Mariagrazia Santoro (Pd), Andrea Ussai (M5S) e Walter Zalukar (Misto), è stata illustrata all’Aula dalla stessa esponente civica.
Liguori ha evidenziato di aver ripresentato la mozione (definita “attuale e integrativa”) anche in virtù delle specifiche problematiche della regione. “È prioritario fare sistema tra professionisti (medici, infermieri, assistenti sociali, psicologi e volontari), luoghi di cura e di assistenza all’anziano (ospedale per acuti, abitazione, centro diurno e casa di riposo), specialmente in un territorio come il nostro dove la popolazione over 65 è pari al 26%. Fare sistema – spiega Liguori – è importante, perché le persone con malattie croniche sono 493mila, perché l’80% dei 20mila anziani con disturbi cognitivi gravi vive in famiglia e perché l’estrema vulnerabilità degli anziani, manifestatasi nel corso della pandemia da Covid-19, spinge alla ricerca di modelli di presa in carico via via più efficaci”.
“In Friuli Venezia Giulia – aggiunge l’esponente civica – ci sono buoni professionisti, buone prassi e buoni volontari che si avvantaggeranno da un maggior coordinamento e collegamento dei percorsi di tutela della salute e sociali della persona anziana attualmente esistenti sul territorio (domicili, centri diurni, strutture riabilitative Rsa e case di riposo), nonché tra territorio e ospedale per acuti”.
“Un’organizzazione dei servizi tramite un Modello a rete – conclude Liguori – consente un’efficace presa in carico integrata della persona anziana nella propria abitazione (o nella casa di riposo) per il mantenimento della sua salute e della sua vita autonoma, per rallentarne il declino dello stato funzionale in presenza di malattie cronico-degenerative in fase iniziale (per esempio, demenza, scompenso di cuore o insufficienza di respiro) e per garantirne la qualità di vita durante la fase avanzata della malattia”.
Il provvedimento impegna ora la Giunta regionale a proseguire “con la metodica ritenuta più funzionale e includente a un riesame della regolamentazione delle case di riposo, verso un percorso finalizzato alla costituzione della Rete geriatrica regionale”.
L’espressione di voto è giunta su una norma subemendata come espressamente richiesto da Ivo Moras (Lega) e Mara Piccin (FI), dopo aver ottenuto il consenso di Liguori, affinché non si parlasse di “avvio” di un progetto ma, piuttosto, di “prosecuzione, consolidamento e potenziamento”.
“La parola avvio – aveva commentato il vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi – è inaccettabile e ingrata, perché non ci troviamo di certo davanti a un percorso in fase di partenza, bensì alla sua conclusione. Il tema è importante e ringrazio chi evidenzia queste problematiche, ma deve essere riconosciuto il lavoro che da molto tempo si sta facendo”.
Nel corso del dibattito, Honsell ha infine auspicato che la Rete geriatrica “comprenda tutta la complessità dell’ambito: sanità territoriale, ricerca, formazione, Terzo settore e volontariato. Si tratta di un tema in rapida evoluzione che richiede un ripensamento molto profondo. Una mozione importante che non vuole essere critica ma che, anzi, ribadisce e convince per rendere il Friuli Venezia Giulia una regione guida nella tutela per gli anziani”.